Bilancio di Previsione 2012, parte due…

Giuseppe Losardo, Assessore al Bilancio e alla Programmazione, interviene sul ritardo dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2012. E parla – altresì – del costo e della qualità dei servizi comunali, dello stato dei conti di Bilancio dell’Ente e dell’applicazione dell’IMU per l’esercizio finanziario in corso.

Cetraro, bilancio di previsioneTutti argomenti, questi, sollevati qualche giorno fa, anche dal Presidente del Consiglio Comunale, l’avvocato Beniamino Iacovo, attraverso una nota che riportava delle riflessioni in merito. Riflessioni, poi riprese – come scrive Losardo – “da non meglio identificati laboratori politici”. Ecco la nota.

«Non è superfluo parlare alla luce delle recenti riflessioni pubbliche fatte da un autorevole esponente politico e riprese da non meglio identificati laboratori politici, riguardanti il ritardo dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2012, il costo e la qualità dei servizi comunali, lo stato dei conti di Bilancio dell’Ente e l’applicazione dell’IMU in questo esercizio finanziario, dello stato di difficoltà e di incertezza nel quale sono costrette a vivere tutte le Amministrazioni comunali, fino al punto da non riuscire ad abbozzare una benché minima programmazione economico-finanziaria per l’anno in corso».

«Occorre capire per prima cosa, che, quella che doveva diventare il maggiore sostegno delle funzioni dei Comuni, attraverso un’anticipazione al 2012, si è trasformata in una vera e propria imposta statale ed alle Amministrazioni comunali è stato assegnato il compito di metterci la faccia e di riscuotere per conto dello Stato. I comuni, con le aliquote che lo Stato ha deciso, avranno un meno 20% di introiti rispetto all’Ici del 2011(dati ANCI Associazione Nazionale Comuni d’Italia). Demagogia e proclami non sono al servizio del bene dei cittadini! Basta essere attenti politici ed amministratori per rendersi conto che, in materia di IMU, la confusione regna sovrana. Ci sono, ancora, norme da correggere e aliquote da rivedere, perché una loro inconsistenza potrebbe compromettere il gettito previsto per lo Stato».

«Vengono proposti, quotidianamente, emendamenti al Decreto Legge Fiscale ed approvati nelle Commissioni camerali. Si rinviano i tempi di approvazione delle aliquote comunali. Ai Comuni resta la preoccupazione, cosa di non poco conto e non risolvibile con inviti a fare presto, di capire quale gettito dell’IMU inserire in Bilancio. Il rischio grandissimo che gli stessi Comuni corrono è quello di essere costretti a fare cassa con un  concittadini. Questa Amministrazione comunale non lo ha mai fatto! Mai assumerà il ruolo di essere esattore senza scrupoli per conto terzi! Per intanto, costituisce motivo di soddisfazione, per le idealità politiche che la contraddistingue, il fatto che il nostro Comune non figura nell’elenco dei Comuni della Provincia di Cosenza che il Corriere della Sera ha pubblicato, in data 30 marzo 2012, nella sua pagina di Primo Piano, avente come titolo: Al Sud il record delle Addizionali IRPEF. Il nostro è stato tra i pochi Comuni, del tirreno cosentino e dell’entroterra provinciale, a non cogliere, per fare cassa, l’opportunità, data dalla legge, di poter elevare al massimo, 0,8%, l’Addizionale Comunale IRPEF.
L’aumento della pressione fiscale comunale non è mai stata la strada maestra battuta da questa e dalla precedente Amministrazione comunale! Pur nell’incertezza delle Entrate non sarà, la leva fiscale, alla base degli orientamenti programmatici che ci guideranno nella difficilissima costruzione del Bilancio di Previsione 2012! Abbiamo, al contrario, sempre indicato nella evasione tributaria la responsabilità di aver messo le mani nelle tasche dei nostri concittadini probi ed onesti!»

«L’abbiamo iniziata, fin dai primi anni della passata legislatura, la nostra battaglia contro la disonestà e l’infedeltà fiscale! Questa battaglia non è ancora conclusa. Vorremmo poter pubblicare l’elenco, cosa finora non consentita, di quanti non pagano deliberatamente i tributi, pur essendo nei ruoli comunali. Lo vorremmo fare perché sono proprio costoro che, con la loro sottrazione ai doveri contributivi, non consentono quella migliore qualità dei servizi a cui tutti aspiriamo, quella puntualità e consistenza di interventi di manutenzione sulla nostra estesa e complessa rete infrastrutturale che collega le nostre lontane contrade al centro capoluogo».

«Nonostante un’alta percentuale di risorse tributarie che vengono a mancare in ogni esercizio finanziario e mettono a dura prova gli equilibri dei Bilanci, il nostro Comune non ha debiti che non possa affrontare con le sue sole risorse interne. È, semmai, un munifico creditore, che subisce l’inciviltà contributiva di un bel numero di contribuenti disonesti e cinici, che lasciano agli altri il compito di sostenere il peso economico dei servizi di cui essi stessi godono».

«La stessa tempestività dei pagamenti dei servizi ai concessionari dell’Ente è compromessa pesantemente dalle irresponsabilità di questi cittadini. Vorremmo che anche altre voci, pur lasciando ad esse la libertà di critica, si unissero alle nostre! Capiamo che è più facile ed agevole, forse, catturare consensi e plausi, indicando la comoda strada del cambiamento perché nulla cambi!»

«Il nostro Comune può vantare, nonostante queste deficienze e senza tema di smentite, le tariffe tributarie ed aliquote tra le più basse della nostra Provincia! Pur di fronte a costi sempre più onerosi dei servizi, attraverso il rinvenimento di risorse finanziarie diverse, ha sempre garantito forme di protezionismo per le fasce sociali più deboli. Basti pensare al servizio di trasporto degli alunni della scuola primaria quasi del tutto corrisposto attraverso un abbattimento pubblico. Basti riferirsi alle sostanziose decurtazioni contributive, sull’ordine del 30 % , garantite sul servizio della Nettezza Urbana e su quello Idrico, alle unità abitative composte da una sola persona o a quelle indicate come seconde abitazioni ed abitate temporalmente».

«La Giunta Comunale ha approvato, nella seduta di martedì 3 aprile u.s., lo schema del Rendiconto di Bilancio relativo all’Esercizio Finanziario 201l. Un anno difficilissimo, caratterizzato,dalla fine di marzo al dicembre successivo, da tre manovre finanziarie per l’aggiustamento dei conti pubblici, che hanno messo in ginocchio le già debolissime finanze di tutti gli Enti locali e, soprattutto, dei Comuni. Il Conto consuntivo del nostro Comune, nonostante il taglio lineare di risorse operato dal Governo, inizialmente avvenuto in termini di trasferimenti erariali, per un ammontare complessivo di oltre 300.000,00 Euro, si chiude ancora una volta con un avanzo di amministrazione e nel pieno rispetto del Patto di Stabilità interno. Senza contare la mole di finanziamenti per investimenti di circa 30 milioni di euro il cui costo non è gravato sui cittadini, perché finanziamenti regionali, provinciali ed europei (Porto Turistico, Teatro, Museo, Lungomari, Acquedotti, Parcheggi, Piazze, Strade, Impianti Sportivi, Manifestazioni Culturali). Tutto questo grazie all’autorevolezza di chi rappresenta l’attuale e la passata Amministrazione comunale».