Con grande successo di critica e di pubblico, si è conclusa al Centro Sociale Anziani di Cetraro paese la seconda edizione del Caffè letterario ideato e promosso dal prof. Gaetano Bencivinni. Le varie sedute sono state introdotte dal vice presidente del Centro Mario Novello che ha moderato anche l’acceso dibattito sviluppatosi alla fine delle singole serate.
Nei primi quattro incontri il professor Bencivinni, con la consueta capacità comunicativa e la competenza di studioso attento alla letteratura mondiale, ha trattato rispettivamente: I Malavoglia, di Giovanni Verga; Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; La lunga vita di Marianna Ucrìa, di Dacia Maraini; Cristo si è fermato ad Eboli, di Carlo Levi. Egli si è soffermato, di volta in volta, con argomentazioni originali e dettagliate, sulle tematiche di fondo sollevate dai vari autori con particolare riguardo agli aspetti riconducibili alla nostra attualità, come la questione meridionale, il rapporto tra la grande storia e la storia locale, il processo di modernizzazione e gli effetti negativi che produce sui ceti sociali meno abbienti, le trasformazioni sociali, la fine dell’aristocrazia nobiliare e il trionfo della borghesia.
Nel dibattito si sono inseriti, durante le quattro serate, in un quadro d’interventi programmati: Mirella Mannarino, Franca Regine e Lisetta Pelaia relativamente al romanzo “I Malavoglia” di Giovanni Verga; Maria Gallo e Giuseppe Losardo hanno intrattenuto l’uditorio con diffuse e opportune riflessioni su “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; Linda Madrigano e Vittoria Colistra hanno esposto le loro considerazioni sul romanzo di Dacia Maraini “La lunga vita di Marianna Ucrìa” soffermandosi rispettivamente sulla figura della protagonista e sul rapporto tra la stessa e la famiglia; Santa De Pasquale, Sarina Matta, Marisa Castellani, Giuseppe Losardo si sono intrattenuti sui temi emersi dal narrato del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi. Il preside Luigi Leporini, nel corso della trattazione, è stato chiamato dal prof. Bencivinni a declamare, di volta in volta, una pagina tratta dai rispettivi romanzi.
Nella quinta serata l’Architetto Carlo Andreoli ha virtualmente perlustrato angoli poco conosciuti del territorio cittadino, formulandone ipotesi personali e motivate interpretazioni. Ha illustrato con grande competenza e ricchezza di dettagli, alcune opere di maggiore pregio contenute nelle Chiese di Cetraro, con l’ausilio di numerose immagini.
Nell’ultima serata, il ciclo del Caffè letterario si è concluso con un “Omaggio al dialetto cetrarese”, proposto dal preside Luigi Leporini che ha esaltato l’importanza del dialetto per una interpretazione obiettiva della storia e per le relazioni di carattere etimologico, filologico ed antropologico che esso detiene nei riguardi della stessa lingua italiana. E’ stato poi rappresentato un originale e scherzoso dialogo in vernacolo da lui composto per la circostanza, intitolato “’U gummulu e la cannata” e interpretato da Ludovica e Francesco, due ragazzi della filodrammatica “Il Sipario”, diretto dal dottor Guido Quintieri, con la brillante regia di Rudi Angilica.
Ospite d’onore è stata la Signora Brunella Stancato, Presidente regionale della Federanziani che ha rivolto ai presenti il suo saluto ed espresso al Direttivo il suo personale apprezzamento per l’ottimo funzionamento del Centro e l’encomiabile realizzazione del ciclo letterario appena concluso. Al termine della rappresentazione, il Presidente Mario Antonucci ha salutato i presenti, e rivolto calde parole di ringraziamento ai relatori delle sei serate.
Insieme a lui, il Segretario del Centro Osvaldo Tarsitano e i due vice presidenti Fausto Gallo e Mario Novello hanno consegnato ai relatori un apposito attestato di riconoscimento. Si è aperto, a questo punto, il dibattito cui hanno partecipato Rosa Randazzo e Marilena Matta che hanno rivolto parole di apprezzamento al relatore. Maria Gallo ha recitato, infine, alcune sue poesie in vernacolo, da lei composte in occasione di precedenti simposi.
La serata, onorata dalla presenza di un folto e qualificato pubblico, si è conclusa in un’atmosfera festosa, attorno ad un tavolo guarnito con le tradizionali crispelle cetraresi e rallegrato dall’ottimo vino offerto dal Vice Presidente Mario Novello, mentre Antonella Leporini ha offerto, a chiusura, un dolce da lei preparato per la circostanza.