Scompare l’A.C. Cetraro 1964

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma dell’ex Sub Commissario della Società Sportiva Emilio Quintieri.

“Il calcio a 11 rappresenta un pilastro della politica sportiva dell’Amministrazione Comunale, che da sempre ha sostenuto concretamente questo sport con contributi e con servizi utili a favorire la piena funzionalità della squadra.”

Sono queste le parole pronunciate qualche mese fa dal Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta e del suo Consigliere delegato allo Sport Carmine Quercia in risposta al sottoscritto.

Il Commissario Giovanni Del Trono, nominato dalla Giunta, dovrà presentare un Piano di Rilancio che l’Amministrazione Comunale intende prendere in seria considerazione al fine di trovare insieme la soluzione più idonea” proseguivano ancora i due Amministratori rassicurando la cittadinanza del loro impegno anche per quanto concerne la vicenda “Campo Sportivo” anch’essa naufragata nel più assoluto silenzio.

Dopo quasi mezzo secolo di storia e dopo tutti i sacrifici fatti negli anni per salvare il glorioso titolo sportivo l’Amministrazione Comunale per 2.850 euro ha deciso in maniera unilaterale di far decretare il fallimento in maniera perpetua dell’A.C. Cetraro 1964. Il Cetraro calcio quest’anno retrocesso dalla Promozione alla Prima Categoria, era gestito da un Commissario Straordinario nominato dal Sindaco (che, in realtà, non si è mai visto !) e da un “gruppo di amici” tra cui Emilio Quintieri, Luigi Tundis, Paolo Spanò, Marco Occhiuzzi e Giuseppe Liparoti (anche nella funzione di Tecnico Federale) che, a differenza di altri, si sono prodigati fino all’ultimo, rimettendoci tempo e denaro, per portare a termine il Campionato di Promozione grazie ai volenterosi ragazzi di Cetraro rimasti per onorare i colori bianco – celesti.

Subito dopo la conclusione del Campionato il Sindaco ed il Consigliere delegato sono stati sollecitati ad attivarsi per cercare una soluzione non solo per il prosieguo dell’attività calcistica ma, soprattutto, per l’avvio dei lavori del nuovo Stadio Comunale. A tal riguardo venne effettuato un’incontro presso la Provincia di Cosenza e, mentre gli Amministratori Comunali, assicuravano che “era tutto a posto”, una delegazione (presente anche il Consigliere Quercia) si portava presso il Settore Edilizia Sportiva dell’Ente per avere informazioni più dettagliate avendo come risposta dal Funzionario Responsabile che “ad oggi il Comune di Cetraro non ha trasmesso nemmeno il progetto!”

In realtà la soluzione, anche per questa Stagione, il “gruppo di amici” l’aveva anche trovata e suggerita prima oralmente e poi per iscritto al Sindaco Aieta ed al Consigliere Quercia. Si trattava di ratificare a livello istituzionale l’accordo proposto all’A.C. Acquappesa tendente a disputare le gare e gli allenamenti presso quello Stadio Comunale. Ma, come al solito, nessuno ha avuto l’educazione di rispondere. Nei giorni antecedenti alla Festa Patronale, per caso, trovai nel Borgo il Consigliere Quercia al quale chiesi cosa intendesse fare per l’A.C. Cetraro visto che non avevano risposto neanche alla lettera ed i termini per la riaffiliazione e l’iscrizione stavano per scadere.

Costui mi rispondeva semplicemente che “Il Commissario Del Trono si è dimesso pertanto io ed il Sindaco abbiamo affidato la Società ad un gruppo di persone disponibile che sta già lavorando per andare avanti”. Stupito della notizia chiesi al Consigliere chi fossero queste persone e con chi avrebbero concordato questa scelta. Mi fece qualche nominativo dicendo che era una prerogativa del Comune che non aveva bisogno di essere concordata con nessuno.

Dopo le mie rimostranze il delegato allo Sport mi suggeriva “Fai passare la Festa Patronale e dopo ne parliamo”. Ma non venni mai convocato o chiamato da nessuno eccetto, ripetutamente, dal Comitato Regionale della Federcalcio al quale non potevo far altro che comunicare di rivolgersi al Comune di Cetraro. Nel frattempo le persone alle quali era stata affidata la Società, invece di prodigarsi per effettuare gli adempimenti necessari presso la Lega, contattavano alcuni calciatori per informarli che avevano preso possesso della Società e di altre circostanze concordate (secondo la loro versione) con l’Amministrazione Comunale.

Evidentemente, alla fine, questi “accordi” fatti con il Comune, non sono andati a buon fine e per la Società non c’è stato più nulla da fare. Mentre Quercia non apre bocca, il Sindaco Aieta sul suo profilo di facebook ad una domanda postagli da un cittadino scrive “sulla fine della squadra le responsabilità sono precise. E ne riparleremo perché avevo previsto tutto questo.” Gradirei conoscere dal Sindaco chi siano i responsabili e se come afferma aveva previsto questo per quale motivo non si è attivato in tempo, anche alla luce della lunga proroga concessa dal Consiglio Direttivo della Federcalcio Calabria, per evitare il “fallimento” dell’A.C. Cetraro. Ad ogni modo, le responsabilità sulla fine del Cetraro calcio ricadono anche indirettamente sul Sindaco e sul Consigliere delegato allo Sport, sempre se sia vero, come afferma il Sindaco, che “le responsabilità sono precise”.