Egr. sig. Sindaco, con la presente lettera a Lei pubblicamente rivolta, intendiamo invitarLa, rispettosamente, a considerare i doveri che appartengono al Suo ruolo e l’irrimandabile necessità di dare fondo alla Sua autorevolezza istituzionale, al fine della difesa dei diritti costituzionali dei cittadini ad esigere il pieno rispetto della loro salute da parte del Servizio Sanitario Regionale.
Questo Partito ed il suo gruppo consiliare, da mesi, stanno invocando il ricorso alla Magistratura da parte del Comune di Cetraro, allo scopo di accertare le eventuali responsabilità organizzative a carico dei super-manager, mandati dal Nord, a governare il sistema sanitario della nostra Regione. Sono abbondantemente sufficienti undici anni per valutare i disastri provocati da questi imperterriti burocrati, insensibili ai disagi e ai sacrifici che patisce la nostra gente nel trovare le giuste risposte ai suoi problemi di salute, nel mentre passano inosservati e impuniti gravissimi loro reati come: < interruzione di pubblico servizio > e < abusi d’ufficio.>
In altre circostanze e situazioni, tutti i normali cittadini sarebbero chiamati a risponderne davanti alla legge! A breve, questi signori imbrattacarte festeggeranno l’anniversario della sospensione delle attività del Punto Nascita, dello Spoke Cetraro-Paola.
A lorsignori, blindati dal loro impunibile disinteresse e dal dormiveglia inerme delle Istituzioni, nulla importa che, dal 4 agosto 2019, non è consentito alle mamme di procreare nell’intero lembo del Tirreno cosentino e ai bambini di venire alla luce nel loro territorio di appartenenza. Ma in quale Repubblica delle Banane ci troviamo a vivere?
Non possiamo permetterci più, sig. Sindaco, di inseguire ingannevoli chimere e coltivare false speranze con la reiterazione di buoni e normali profili istituzionali, che hanno sempre menato il < can per l’aia> e prodotto solo aria fritta.
Questi moderni dominus di feudi dello Stato vanno fronteggiati con il loro stesso metodo autoritario e, soprattutto, con forti moti di auto-coscienza da parte degli amministratori e politici, che rivestono il ruolo di rappresentanti istituzionali dei cittadini. Indifferenza e incapacità sono le loro qualità più reali e inconfutabili, alla luce della valutazione degli annuali parametri di riscontro del loro operato, che risulta essere, al contrario, un vero e proprio salasso per l‘erario pubblico.
Abbiamo avuto testimonianza, altresì, dell’arroganza e altezzosità dell’attuale Commissario ad Interim dell’ASP di Cosenza, che si consente di rivolgersi in toni stizziti e alteri al Primo cittadino di Cetraro, infastidita dalla richiesta di dover dar conto dei suoi doveri d’Ufficio, relativamente ai lavori del “Punto Nascita” e dal disturbo che lo stesso Sindaco avrebbe provocato alla sua regia maestà. Che < avrebbe cose più importanti e serie di cui occuparsi e non quelle concernenti il “Punto Nascita” di Cetraro!>
Nel manifestarLe tutta la nostra solidarietà e il ringraziamento per la Sua pervicace azione di contrasto a tale inaudita arroganza burocratica, Le diciamo tuttavia, sig. Sindaco, che è giunto il momento di cambiare rotta e atteggiamento di fronte alle problematiche sanitarie irrisolte che interessano il nostro Spoke! Occorre, senza alcun indugio, adire le vie legali. Questa, oggi, è la sola ed unica cosa da fare.
Noi saremo al Suo fianco.
La seguiremo e la sosterremo in tutte le iniziative che intenderà prendere a sostegno di questa battaglia, che è, semplicemente, di civiltà, di cultura, di dignità.
È nel Suo pieno diritto dotarsi di una valida consulenza legale e di costituire il nostro Comune come parte civile di fronte ad una eventuale chiamata in Giudizio dei responsabili dei reati sopracitati.
Non possiamo consentirci, oltre, di tenere la testa bassa e rassegnarci al nichilismo di questi moderni despoti della burocrazia di Stato. Soprattutto, alla luce della recente disposizione del Ministero dell’Economia, che ha deciso l’aumento dell’aliquota Irap e l’addizionale Irpef, rispettivamente dello 0,15% e dello 0,30% per l’anno in corso. Naturalmente, a carico del povero e bistrattato popolo calabrese, che si ritrova le mani dello Stato in tasca, per un prelievo forzoso in aumento, le cui cause risiedono totalmente nella incapacità e sprovvedutezza della pletora di tutti i cosiddetti Commissari Straordinari ad Acta, distintesi, finora, per l’assenza di qualsiasi risultato utile a giustificare le loro nomine e le sontuose indennità percepite. In 11 anni, non si registra alcun ripianamento del debito, anzi, una sua progressiva e inarrestabile crescita.
Ma, cosa ancora più grave, uno profondamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, la cui tutela era posta alla base della Legge dello Stato del 2009. Scelga cosa fare, pertanto, sig. Sindaco, e La preghiamo di comunicare al più presto le Sue decisioni al Consiglio.
E, ancora di più, alla città!
Sperando, tra l’altro, che la politica che conta si svegli dal suo letargo e faccia sentire a tutti un suo battito d’ali!