“Il problema della sanità calabrese, ormai messa in ginocchio dai commissari governativi in dispregio della democrazia e delle istituzioni regionali, non si risolve certo con azioni simboliche fine a se stesse, come l’insediamento dell’ufficio del Sindaco presso il nostro ospedale o l’autosospensione del Consigliere Aieta dal PD. La cosa è molto più seria e grave e richiede un impegno politico che finora non c’è stato, se non a parole”.
Intervenendo sulla vicenda nei giorni scorsi, Rifondazione Comunista e Centro Democratico hanno suggerito al Sindaco ed al Consigliere Regionale Aieta, entrambi di Cetraro, di farsi promotori verso quanti hanno realmente a cuore la sanità calabrese, dell’occupazione del Consiglio Regionale, “per dimostrare che non siamo sudditi, ma cittadini che vanno rispettati ed ascoltati nelle loro giuste richieste”.
“Tutto quanto finora è stato fatto con spreco di energie e danaro, non ha sortito alcun effetto positivo sulla sanità calabrese”.
“Ci si chiede – si legge nella nota stampa diffusa ieri e firmata dai Coordinatori CD e PRC – : Perché Renzi e il suo PD Nazionale e Regionale fanno orecchie da mercante sulle giuste richieste dei calabresi in materia di sanità? Forse c’è qualche forza politica di governo appartenente al centrodestra che li tiene in ostaggio?
A questo punto, se è vero quanto sopra, abbiate il coraggio parlamentari del PD calabrese e Presidente Oliverio di dire la verità ai calabresi e non continuate a prenderli in giro, perchè con la salute non si scherza!
È chiaro ed evidente, quindi, che solo un’azione clamorosa come quella dell’occupazione del Consiglio Regionale, farebbe assurgere a livello nazionale il caso Calabria”.
“Suggeriamo quindi al Sindaco Aita ed al Consigliere Regionale Aieta – conclude la nota – di rientrare nelle rispettive “case”che li ospitano, facendosi promotori di un’assemblea regionale dei sindaci per andare ad occupare il Consiglio Regionale e mettere con le spalle al muro Renzi ed il suo alleato di centrodestra Alfano.
I Coordinatori CD E PRC
Antonio Ferrazzo -Leopoldo Piccolillo”