Cari cittadini, in questi mesi ho cercato di coinvolgere in un progetto finalizzato al rilancio economico e sociale del nostro paese figure nuove e professionali che sono stati finora al di fuori della gestione politica e amministrativa.
In tutta onestà, devo dire che non è stato un lavoro facile, avendo avuto modo di constatare, con profonda amarezza, che molti – e sono stati purtroppo in tanti – hanno rinunciato con la fatidica espressione “ma a me, chi me lo fa fare“.
Chi finalmente vuol vedere, ha sotto gli occhi la drammatica situazione sociale in cui versa il nostro paese e soprattutto si percepisce la rassegnazione delle nuove generazioni costrette a cercare altrove quella occupazione diventata da noi un miraggio. In una società civile che si rispetti, le istituzioni hanno il dovere di porre al primo posto il benessere della cittadinanza, con il solo obiettivo di farla crescere socialmente ed economicamente.
C’è stato un momento in cui avrei quasi ceduto a quella stessa rassegnazione citata lasciando perdere tutto perché non avevo chiaro il motivo per cui un progetto così ambizioso, ovvero di formare una nuova classe dirigente, trovasse ostacoli proprio in coloro i quali avrebbero avuto i requisiti morali e professionali per sostenerlo.
La lista che ne è scaturita è comunque composta da uomini e donne che per la prima volta si affacciano alla gestione della cosa pubblica con la voglia di chi concretamente vuole cambiare il modo di fare amministrazione. A loro, all’Unione delle Contrade, all’Associazione “Cetraro Libera” e a tutti quelli che ad oggi hanno condiviso con me questo percorso non partitico, va il mio personale ringraziamento per la sensibilità e per il profondo senso civico dimostrati, a prescindere dall’ideologia politica.
Oggi Cetraro è giunta ad un bivio: se ritenete, nella vostra autonomia di pensiero e di coscienza civica, che questo paese abbia fatto, in questi anni, un salto di qualità in termini di crescita economica, occupazione, legalità, turismo, etc., è giusto che continuiate a sostenere chi ha governato negli ultimi anni. Se, diversamente, ritenete come noi che lo sviluppo e la crescita di questo paese non passi esclusivamente attraverso la realizzazione di qualche opera pubblica e credete sia necessario promuovere un cambiamento radicale, vi invito ad unirvi intorno alla mia lista esprimendogli il dovuto consenso.
Chi non recepisce questa necessità si assume la responsabilità, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, di lasciare ancora una volta il paese in mano a coloro che, attraverso la gestione decennale dei vari “Patti”, ed avvantaggiandosi dalle logiche di potere e clientelari che si sono costruite intorno, hanno messo in ginocchio la nostra comunità.
Avv. Roberto Ricucci – Candidato Sindaco lista UNITI PER CETRARO