Ora a novembre la città si accende in un istante.
È il verso di una nota canzone, ma – oggi – sembra essere più una profezia. Certo, siamo a giugno. Però mai parole furono più profetiche…
Stiamo parlando di quanto sta accadendo in queste ore su Facebook, su quella patria senza governo che raccoglie di tutto: profeti, mercenari, simpatizzanti, geni, denigratori e chi più ne ha più ne metta. Avrete già capito che stiamo parlando della discussione tra la lista PD-Alleanza Popolare per Cetraro e Don Ennio Stamile. Una polemica che molti (anzi troppi per non essere presi in considerazione) definiscono “inutile e sterile”, e che – purtroppo – sembra essere lo specchio di una società malata, degna di uno di quei filmettini di seconda categoria girati negli anni Settanta. Ma che purtroppo è realtà!
Una polemica nata a seguito di un foglio appeso in una bacheca sul monte Serra e riportata da diversi siti, anche di una certa importanza. Una polemica che riguarda una festicciola di ringraziamento dedicata agli elettori della lista Nuovo Patto per la Città. Una festa annunciata tramite un messaggio in bacheca, appunto, che ne comunicava l’inizio subito dopo la Santa Messa. Una vicenda che abbiamo raccontato con dovizia di particolari nel post Cetraro e la vera(?) storia del prete politico(?) e che abbiamo romanzato come un thriller. Beh, il sequel di tutto è un altro post di Don Ennio Stamile in risposta all’ultimo lasciato dal PD. Un post che trovate in basso e con cui il parroco definisce la stessa polemica “futile”.
“Cari esponenti del PD cetrarese.
Debbo riconoscere che il vostro comunicato non mi trova affatto sorpreso, neanche ora che avete finanche scomodato Papa Francesco. Quando non si hanno argomenti e soprattutto non si riesce a rispondere ad alcune puntuali obiezioni si preferisce tagliare corto ricorrendo alle citazioni gratuite e strumentali, anche quelle che nei commenti vengono estrapolate dal Vangelo per essere puntualmente tirate in testa a qualcuno, a prescindere che questo qualcuno, in questo caso, sia io. Un altro grande pensatore Soren Kierkegaard, amava ripetere: “quando leggo il Vangelo è per me che si parla e di me che si parla”. Dunque, anche alla luce di queste semplici e puntuali considerazioni, il Vangelo serve per chi lo legge e lo prega e non per essere tirato sulla testa di nessuno. Avevo posto alcune domande tra le quali anche quella della mia disponibilità a mettere a disposizione la sala dell’Oratorio di Ceramile per un comizio elettorale proprio alla lista appoggiata da voi. Come, credo che ciò non si possa obbiettare, ho sempre fatto in passato e per chiunque per ovviare a varie necessità anche di carattere pratico e logistico. Le altre domande non oso neanche ribadirle perché riguardano i problemi seri della Politica della nostra città, come ad esempio il voto non libero che affligge non solo Cetraro ma tutta intera la nostra Regione. Su questi problemi e su altri che tutti conosciamo sono sempre a disposizione per un eventuale pubblico confronto. La democrazia ci concede di poter esprimere liberamente le nostre opinioni, ma credo che prima delle opinioni venga il rispetto delle persone. La calunnia, la maldicenza, le prepotenza e l’arroganza non posso non e non debbono essere tollerate soprattutto da chi riveste un ruolo politico istituzionale importante. Voglio semplicemente ricordare alla vostra labile memoria che in Calabria ho ricoperto ruoli ecclesiali importanti cercando di farlo con la massima disponibilità e libertà possibile nonostante le mie numerose fragilità. Non mi sembra che ciò sia stato motivo per “fare carriera” anzi… Men che meno per essere motivo di vanto, chi conosce la mia storia personale, e sono in tanti grazie a Dio, lo sa bene. Un ultima precisazione: quando faccio riferimento a coloro che vedono poco, non intendo certo riferirmi alla vista degli occhi, anche se mi rendo conto che così formulata l’espressione da me utilizzata possa dare adito a fraintendimenti di sorta. Semplicemente ad un “vedere” che manca di profondità onde rendersi conto di ciò che realmente si muove nel cuore delle persone che stanno intorno. Ciò comporta sovente un parlare senza conoscere fatti, circostanze ed eventi, che a certe latitudini e soprattutto da un punto di osservazione privilegiato qual è il mio (confessioni e colloqui con tante persone) si conoscono bene. Auspico che questa futile polemica vada a stemperarsi, anche perché potrebbe sembrare un pericoloso attaccamento a cariche e poltrone da parte dei vostri esponenti di minoranza ai quali proprio non va giù di avere perso – uno di questi mi ha chiamato per telefono questa mattina dicendo che il suo post non era rivolto alla mia persona ma sta continuando ad inserirsi di qua e di la nei vari commenti sempre facendovi riferimento – quindi un ulteriore contraddizione in termini rispetto a ciò che mi si imputa di essere carrierista…
Buon lavoro”.
Nel frattempo, il gruppo PD-Alleanza Popolare per Cetrato fa sapere di aver “provveduto ad inoltrare una lettera al Vescovo della Diocesi San Marco Argentano – Scalea sul caso Stamile. Nei prossimi giorni gli stessi saranno ricevuti da S.E.Mons. Bonanno.”.
Mentre il Nuovo Patto per la Città ha rilasciato un comunicato stampa pubblicandolo sulla pagina Facebook ufficiale del gruppo: “Il Sindaco e la giunta comunale esprimono piena solidarietà e vicinanza al parroco di San Benedetto, Don Ennio Stamile, per le incomprensibili ed inopportune esternazioni del capogruppo del PD, che ha dato origine ad una serie di commenti di bassissimo livello.
Il Sindaco e la giunta non intendono alimentare, soprattutto su Facebook, sterili polemiche ed auspicano che il dibattito politico torni presto nei canoni della civiltà e del rispetto, senza degenarare nella maldicenza e nella gratuita offesa mediatica”.
Beh, che altro aggiungere? Speriamo di non leggere una trilogia…