È con queste parole che il comitato Periferia differenziata descrive il servizio di raccolta differenziata nato recentemente a Cetraro.
In una nota, infatti, il comitato – nato nelle zone periferiche della cittadina tirrenica – denuncia «l’iniquità e la pessima organizzazione della raccolta differenziata a Cetraro e lo fa non perché contrario al principio, bensì perché ritiene che il modo in cui la stessa è stata concepita e viene quotidianamente gestita è del tutto privo di logica»
Continuando «Registriamo, pertanto, con piacere la recente petizione di una fetta della popolazione del Centro cittadino, perché testimonia lo stesso disagio da noi già intercettato e rappresentato pubblicamente.
Nel condividere le argomentazioni di merito sulla cattiva organizzazione del servizio benissimo esposte dai nostri concittadini del Centro, ribadiamo, altresì, le nostre ragioni e avanziamo nuovamente le nostre proposte, sin qui, purtroppo, di fatto ignorate. Il territorio cetrarese è vasto e variegato; pertanto, è giusto tener conto delle specificità di ciascuna area. Inoltre, è giusto che il servizio di raccolta dei rifiuti abbia lo stesso standard qualitativo su tutto il territorio comunale, altrimenti è sacrosanto che si debbano prevedere tariffe differenziate a seconda del tipo di servizio offerto. Non si possono, infatti, vendere gli champignon al prezzo dei porcini!
Fuor di metafora: non si può far pagare la stessa tariffa della raccolta differenziata porta a porta a quella parte di cittadini che devono accontentarsi dei cassonetti di prossimità».
Concludendo che «…sia giunto il momento per tutti, maggioranza e opposizione, di dare ascolto alle istanze dei cittadini e di fornire risposte adeguate».