Quercia: “La città sta morendo”

“Avremmo potuto e dovuto fare di più, avremmo dovuto e potuto, una volta per tutte, mettere da parte risentimenti, paure e preoccupazioni del futuro” inizia così la nota diffusa poche ore fa dal consigliere di minoranza Carmine Quercia.

“Avremmo dovuto, sostanzialmente, pensare al solo ed esclusivo interesse della città. Una città che sta morendo, una città in balia delle onde e senza vie d’uscita”.

“Sono preoccupato, ve lo dico subito – continua – perché non vedo prospettive, non vedo obiettivi corali e d’insieme. Vedo solo falsi proclami e finti allarmismi”.

Io sto con Bencivinni, il mio segretario cittadino, colui il quale mi ha istruito e fatto uomo, riferimento giornaliero e paladino delle regole e del rispetto. Quello che è accaduto ieri, al termine del famigerato incontro, mi lascia sconcertato. Ed è per questo che avverto la necessità di prendermi una seria pausa di riflessione perché non è questa la politica che mi piace, non è questo il clima di cui sono stato abituato, non è questo che merita la città, i suoi giovani.

Una deriva autoritaria senza eguali, un tentativo maldestro di strumentalizzare posizioni, un susseguirsi di vicende e pettegolezzi che non trovano fondamenta”.

“Tutti facciano un bagno di umiltà e pensino al bene comune, inteso come sostegno ai più deboli, agli emarginati, alle ragazze ed ai ragazzi che soffrono perché senza prospettive del futuro. Non bado e non ambisco a vessilli, a poltrone. Bado alla città, alla incessante preoccupazione di chi ha scelto di restare e metterci la faccia.

La penso così, mi scuserete“.