Non è mai troppo tardi…
“Sono passati oltre sessant’anni da quando – correva l’anno 1951 – il nostro compianto concittadino Antonino De Lorenzo, che ha legato il suo nome alla costruzione della chiesetta di San Francesco in Cetraro, avanzava una richiesta all’Amministrazione comunale del tempo.
Questo, il tenore della lettera: “On.le Giunta comunale di Cetraro. Il sottoscritto, avendo intenzione di collocare dirimpetto al negozio del Sig. Guaglianone Pasquale, e precisamente vicino alla prima colonna sotto l’albero, una statua di San Francesco che indica la via per il Santuario e prima di passare l’ordine per la realizzazione della statua, prega codesta Amministrazione di voler concedere regolare nulla osta. Sicuro del benevole accoglimento della presente istanza, ringrazia ed ossequia.
Cetraro, 23 ottobre 1951.
Firmato: Antonino De Lorenzo”.
Per dare doveroso seguito a quel lontano sogno e facendosi interprete della volontà di tutta la Comunità dei fedeli, un piccolo Comitato, con alla testa don Luigi Gazzaneo, parroco responsabile della chiesa dei Cappuccini e di quella di San Francesco, si è fatto carico di rinnovare, ai nostri giorni, la richiesta di nulla osta per la collocazione, in Cetraro, di una statua raffigurante il grande Santo calabrese.
Viene suggerito, per lo scopo, l’utilizzo di uno spazio marginale sulla spianata che guarda verso il paese e verso il mare, lungo la strada dedicata proprio a San Francesco.
La strada, recentemente consolidata, è destinata a divenire luogo per distensive passeggiate ed incontri; sicché la presenza della statua, contornata da fiori e da qualche panchina per una sosta di preghiera e di riflessione, non può che conferire ulteriore suggestione e decoro.
L’Amministrazione comunale in carica, guidata dal Sindaco prof. Giuseppe Aieta, ha sempre mostrato grande sensibilità verso tutte le iniziative di carattere culturale che possano costituire occasione di crescita e di fascino per questa nostra Città.
Alla luce di questi presupposti, si ha fondata certezza che la stessa, palesando tratti di amabile disponibilità e finezza, non mancherà di dare positivo riscontro, oggi, a quella istanza acquisita al protocollo sessant’anni fa.”
[Riceviamo e pubblichiamo]