Pesca, 1 milione e 200mila per il Tirreno

L’esperienza paga. Buone notizie per la consortile “La Perla del Tirreno”, il FLAG (Fisheries Local Action Group) che ad oggi – di fatto – riveste il ruolo di unico soggetto ammesso nella selezione delle Strategie di Sviluppo Locale di tipo partecipativo – CLLD nell’Area Tirreno 1.

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Ammonta infatti a oltre 1 milione e 200mila euro il contributo concesso alla neo società nell’ambito dei fondi FEAMP, le agevolazioni previste dall’Europa e destinate alla promozione del settore ittico, al fine di renderlo più sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativo, competitivo e basato sulle conoscenze.

La graduatoria, inclusiva dell’unico soggetto, è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regione Calabria numero 119 del 5 dicembre scorso. Il merito è da attribuire, certamente, ad una struttura, quella del Flag, snella e ben congegnata, che ha saputo sfruttare al meglio il know how acquisito nelle esperienze precedenti.

Nella selezione delle Strategie di Sviluppo Locale di tipo partecipativo nell’ambito del Programma Operativo Nazionale del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), la società consortile a r. l. “FLAG La Perla del Tirreno” ha dimostrato che a volte, per il bene collettivo, si può essere celeri ed efficaci. A solo un mese dalla scadenza del bando regionale per la valutazione delle Strategie, l’organo politico della Società non era ancora né delineato né definito, eppure, messi davanti ad obblighi morali importanti, tutti i Comuni e i Privati coinvolti nella costituzione della società, non hanno potuto che essere appunto…celeri ed efficaci!

La perla del tirreno SCaRL, avvalendosi di uno staff tecnico rodato e selezionato per competenze precise, ha raggiunto la definizione finale della propria Strategia di sviluppo locale, grazie al lavoro precedentemente svolto dal GAC La Perla del Tirreno che ha gestito il Fondo FEP 2007/2013; infatti, malgrado la precedente programmazione si fosse chiusa al 31/12/2015, gli operatori e la compagine privata del settore avevano continuato a lavorare e ad aggiungere, incontro dopo incontro, i tasselli mancanti; nessuno avrebbe creduto possibile, invece che, dal 12 agosto (ndr, data di pubblicazione del bando regionale in ottemperanza a quello nazionale) al 19 settembre (ndr, data di costituzione notarile della Società Consortile), si poteva riuscire nell’impresa di accordare Enti Pubblici e Privati su fini comuni e condivisibili per tutti.

Il Comune di San Lucido, in continuità amministrativa e programmatica in quanto Comune Capofila del vecchio GAC, ha avviato le procedure per la costituzione del partenariato e della società consortile secondo la normativa comunitaria e il Decreto Regionale; di rilevante sostegno all’operazione di aggregazione pubblica sono stati i rappresentanti delegati dei Comuni di Cetraro, Fuscaldo, Diamante, Amantea e Falerna, che ad oggi garantiscono per i loro colleghi di Praia a Mare, Belvedere, Bonifati, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, e Belmonte Calabro, la gestione pubblica nel Consiglio di Amministrazione del FLAG. Degnamente rappresentata anche la categoria dei pescatori, dei commercianti e dei trasformatori di prodotti ittici, su cui spicca la presenza di Fulvio Grosso, noto imprenditore ittico di San Nicola Arcella, una nutrita e motivata compagine di pescatori di Cetraro, nonché l’imprenditore Calisto Santo di TutteConserve, marchio ormai noto di prodotti ittici trasformati.

L’obiettivo raggiunto garantisce che, l’impreparazione del territorio piuttosto che disposizioni politiche alquanto discutibili che avversarono il FEP, siano state superate, e che oggi il FEAMP, attraverso lo strumento dei FLAGs, possa finalmente rappresentare per il comparto pesca e per gli Enti interessati, un valido interlocutore e un soggetto erogatore non solo di risorse economiche, ma di buone prassi.

Ha pagato infatti, anche la scelta del CdA di selezionare uno staff tecnico basandosi sulle capacità pregresse dimostrate sul campo dando finalmente spazio a quelle che sono le conoscenze reali, legate al territorio e a professionisti che si sono conquistati la fiducia dei pescatori sul campo. Un organismo composto dalla dott.ssa Annamaria Mele (Esperta di Sviluppo Locale, Coordinatrice del progetto e Responsabile della mediazione tra gli Enti Pubblici e i Privati), dall’avv. Paolo Musacchio (Esperto in Diritto Amministrativo e Monitoraggio di progetti con fondi comunitari), dal dott. Antonio Naccarato (Esperto di gestione e Rendicontazione di progetti complessi) e della dott.ssa Lorena Cupello (Esperta di Sviluppo Locale, sostenibile e applicato alla pesca), ha rappresentato una scelta che, a conti fatti, si è rivelata vincente.

Si attende ora solo la messa in atto degli interventi previsti dalla Strategia di Sviluppo Locale selezionata. Una strategia che prevede numerose azioni atte a valorizzare la pesca, creare occupazione, attrarre giovani e promuovere l’innovazione in tutte le fasi della filiera dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; sostenere la diversificazione, l’apprendimento permanente e la creazione di posti di lavoro all’interno o all’esterno della pesca professionale; migliorare e sfruttare il patrimonio ambientale, culturale, archeologico, turistico e sociale per promuovere il benessere collettivo. Una serie di interventi pratici proposti da enti pubblici e soggetti privati, come Comuni, imprese ittiche, cooperative, associazioni e pescatori professionali.