Per un invecchiamento attivo

Valorizzare le persone anziane come soggetti rilevanti per la società e prevenire la loro non autosufficienza, attuando azioni positive che contribuiscano a mantenere l’anziano nella famiglia e nel tessuto sociale e a valorizzarne il patrimonio di esperienza, di conoscenza e di cultura”. Queste le finalità della legge regionale approvata il 16 maggio di quest’anno su proposta del consigliere regionale onorevole Giuseppe Aieta.

La legge è stata presentata il 12 dicembre nell’hotel La Carruba, ai Centri anziani di Cetraro, il cui attivismo, come ha sottolineato Aieta, ha ispirato la legge. Il presidente dell’associazione Visione Benedetta Saulo nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato come la norma attua i suoi obiettivi con il coordinamento di soggetti pubblici e del volontariato e privati che operano a favore delle persone anziane.

L’onorevole Aieta ha ripercorso le ragioni politiche e sociali che lo hanno indotto a farsi promotore di un nuovo modello interpretativo del fenomeno dell’invecchiamento attivo, che costituisce un aspetto significativo della società contemporanea, caratterizzata dal nuovo ruolo che la terza età è chiamata a svolgere in un contesto di prolungamento delle aspettative di vita. Non si tratta solo della tradizionale saggezza degli anziani, ma del proficuo ed efficace attivismo che la terza età può esercitare all’interno del processo di crescita culturale e sociale della comunità.

Gli interventi in sala hanno messo in rilievo alcuni punti innovativi e qualificanti della legge.

La figura dell’anziano considerato non solo depositario della tradizione e della memoria, pur elementi importanti nel momento storico attuale, ma risorsa utile per costruire relazioni positive tra cittadini calabresi e immigrati, in un’ottica di proficua integrazione e scambio, e tra calabresi e anziani di altre regioni d’Italia e degli altri paesi europei.

La legge sostiene servizi sociali innovativi quali ad esempio, lo sviluppo di reti di vicinato e di supporto alle famiglie in difficoltà o alle persone a rischio di esclusione. Servizi importanti per gli anziani che vivono nelle piccole e grandi città, ma anche nei nostri paesi dove c’è la tendenza a rinchiudersi nel proprio privato.

Il sostegno finanziario a progetti di contrasto al disagio abitativo “volti a sviluppare modelli di condivisione e coabitazione, nonché forme e percorsi per l’abitare solidale intergenerazionale e interculturale” .

Nuovi modelli di famiglia in cui convivono giovani ed anziani in un’ottica di interscambio e di interdipendenza. L’anziano assume così il ruolo di equilibratore all’interno delle famiglie e di modello di comportamenti positivi. Contro l’efficientismo dilagante trasmette il senso del limite, contro la monetizzazione di tutto, la dimensione della gratuità, contro il protagonismo e l’individualismo dilaganti, il valore dell’interdipendenza tra le persone.

La legge in sede di attuazione individua tre aree di attività: scuola e cultura, soggetti fragili, territorio e ambiente.

Temi questi che sono stati apprezzati dal vescovo monsignor Leonardo Bonanno, che ha preannunciato l’impegno attivo della diocesi, che punterà sulla valorizzazione di progetti di accoglienza in piena sintonia con lo spirito della normativa regionale.

La presidente regionale di Senior Calabria Brunella Stancato metterà a disposizione dei centri anziani tutte le competenze di cui l’associazione dispone al fine di favorire l’elaborazione di progetti qualificati in grado di accedere ai finanziamenti.

L’auspicio di Rudy Angilica, socio del Centro Sociale Anziani di Cetraro, è che le procedure burocratiche siano semplificate al massimo per favorire l’accesso ai finanziamenti.

Il primo cittadino Angelo Aita ha sottolineato che l’amministrazione comunale è pronta a favorire il coinvolgimento delle associazioni in un’ottica di collaborazione e di azione corale per il processo di crescita della città.

Una serata di confronto costruttivo in una atmosfera di festosa convivialità.