Per chi suona(va) la campana…

Ad annebbiare un po’ i ricordi della mia fanciullezza, e parte della mia adolescenza, ci stanno pensando gli anni che, inesorabilmente, sfrecciano come treni sui binari della memoria. Solo alcuni “luoghi” riescono a mandare indietro la pellicola del film, quando questi resistono al tempo e alla modernità.

Foto di Corrado Tripicchio
Foto di Corrado Tripicchio

Qualche mese fa ho visto “abbattere” la “mia” scuola elementare, ieri il campanile e oggi la chiesa.

Nulla da dire sul nuovo assetto urbanistico del vecchio Borgo san Marco, anche perchè sono stato uno degli ideatori di questo avveniristico progetto.

Ma una cosa è vederlo su carta, altro è assistere alla demolizione di una parte della tua memoria. Da quel polverone ho rivisto la mia immagine di chierichetto impegnato a “servir Messa”, (istruito da “Piuccio Novello), che si addormenta nelle”veglie Pasquali”.

Odore gradevolissimo d’incenso, canti solenni. Le omelie di spessore di don Ciriaco, le “prediche” bonarie di don Saverio. Quante volte quelle campane mi hanno dato la sveglia! Quel campanile che mi havisto protagonista di “cavalli a luongu” notturni, è venuto giù con l’inseparabile chiesa. Scuola, campanile e chiesa.

Tre “luoghi” che hanno contribuito alla mia formazione morale, trasmettendomi principi che nessuna ruspa potrà mai abbattere!