Comunicare al mondo la propria esultanza per il magnifico risultato raggiunto, in riferimento all’apertura di un Reparto Covid nella nostra Struttura Ospedaliera, vuol dire semplicemente aver fatto una legittima scelta politica, da parte dell’attuale Amministrazione comunale, di cui dar conto nell’ambito della legittima dialettica democratica che regola il governo della nostra Massima Istituzione comunale. Senza farsi prendere da stati di insofferenza e scontrosità nei confronti di chi ha parere diverso o è deputato ad operare un’azione di controllo all’operato degli amministratori. Detta scelta, è necessario ribadirlo, la riteniamo irrazionale, avventata, forse imposta da dinamiche estranee di cui sarebbe necessario conoscerne la natura.
Sicuramente antitetica al processo di rafforzamento dei servizi e riqualificazione dell’offerta sanitaria del nostro Presidio cittadino, che è stato finora al primo posto nell’agenda di governo della passata consiliatura. Il Verbale di Riunione, redatto presso l’ASP di Cosenza in data 11 nov. 2020, con cui la Commissaria, dott.ssa Cinzia Bettelini, esplicita la sua più completa ottemperanza alle disposizioni dell’Ordinanza del f.f. Presidente della Regione, n. 81 del 10 nov. 2020, riguardante la conversione di posti di area medica in posti-letto Covid 19 –, costituisce la prova più solare e inconfutabile di come il Presidio Ospedaliero di Cetraro sia interamente dipendente dall’autoreferenzialità di una estemporanea e disinvolta Commissaria dell’ASP di Cosenza, già responsabile di quasi 4 mesi di ritardo nella istruzione del Bando dei Lavori del Punto Nascita e particolarmente vocata alla distruzione radicale del nosocomio di questa città.
La solerte burocrate, nell’articolazione dello stesso Verbale, prevede un velocissimo croniprogramma di lavori strutturali, ridimensionamenti spaziali di reparti esistenti e conversioni posti-letto diversamente impiegati, nel P.O. di Cetraro, al fine di realizzare n.30 posti-letto dedicati al Covid-19. Sottolineiamo: 30 posti letto! Il suo Piano, personale ed esclusivo, certamente improntato al sistema del <fai da te>, prosegue poi con l’accorpamento delle < attività residue (veramente spregevole il termine usato) di Urologia e Ginecologia, contando sulla chiusura temporanea del Punto Nascita (come sempre presa come alibi) e sul recupero di risorse assistenziali non mediche da altri reparti. Per quanto riguarda l’assistenza medica, la dott.ssa Bettelini, d’imperio, si <rifà al personale dell’UO di Medicina Generale e Cardiologia di entrambi le S.O. di Paola e Cetraro.
Gli Uffici Amministrativi, infine, lasceranno spazio agli ultimi 10 posti-letto dei 30 stabiliti e la stessa sorte avranno gli ambulatori. In tal modo è più che soddisfatta, altresì, <la forte richiesta> dell’Amministrazione comunale, espressa durante la scampagnata ospedaliera dell’8 novembre, tesa < a potenziare tutti i reparti, al fine di garantire servizi di qualità all’utenza!> Attingere personale da altri reparti e causare, per questo motivo, un ulteriore indebolimento deIl’offerta sanitaria esistente, scoraggiando una già spaventata utenza per via della pandemia, ad usufruire dei servizi del nostro Presidio Spoke, secondo la Bettelini e l’Amministrazione di Cetraro sono il modo migliore per risolvere le spinose problematiche dell’Ospedale Spoke di Cetraro.
Complimenti!
Per quanto riguarda l’Ordinanza Regionale firmata dall’on. Spirlì, sopra richiamata, forse è utile far sapere agli amministratori comunali che trattasi solo di un Atto d’imperio, soprattutto di natura politica, che potrebbe essere addirittura nullo senza un relativo Dca del Commissario. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, tra l’altro, rispondendo durante il question time in Aula, alla Camera, in data 11 novembre u.s., ha chiaramente precisato che il “Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza Covid-19 in Calabria, redatto ai sensi della decreto-legge n.34 del 2020, è stato adottato dalla Struttura commissariale con Decreto del Commissario ad Acta n.91, del 18 giugno ’20. Piano approvato dal Ministero della Salute, altresì, il 3 luglio ’20 e trasmesso al Commissario straordinario per l’emergenza il successivo 6 luglio “. Si dà il caso che le direttive emanate dalla dott.ssa Cinzia Bettelini, espresse nel Verbale di Riunione dell’11 novembre scorso, evidenziano uno scostamento esponenziale dalla pianificazione prevista dal Commissario Cotticelli! Sia per l’aumento considerevole dei posti-letto Covid previsti nella Struttura Spoke di Cetraro, — da 10 a 30 –, sia per la non piena aderenza ai pedissequi criteri dettati dal Ministero della Salute, relativi alla sicurezza dei pazienti e al reclutamento del personale medico specialistico.
Tutto questo perché l’evidenza epidemiologica della prima ondata aveva rilevato chiaramente una diffusa espansione del contagio nella promiscuità di reparti, in qualsiasi struttura sanitaria. La vigilanza di questo Gruppo politico, relativa al pieno rispetto delle norme di legge, in un contesto sanitario regionale così travagliato e anarchico, sarà assidua e meticolosa, non mancando di denunciare eventuali iniziative non conformi alle disposizioni emanate dalle autorità competenti! La Sanità è una cosa seria, perché è in ballo la vita degli esseri umani! Non è consentito trattarla con panzanate, improvvisazioni, pressapochismo. Ancora c’è tempo per tornare indietro.
“Patto per il futuro” mette al primo posto la salute e la vita dei cittadini. Si convochi al più presto un Consiglio comunale, in forma anti-contagio. La nostra città ha assoluto e immediato bisogno di buon senso, dialogo e, soprattutto, di piena trasparenza in azioni che riguardano la tutela del diritto alla salute della gente! Non ci staremo mai a vedere il nostro Ospedale, “G. Iannelli”, ridotto in un vero e proprio < lazzaretto >, così come si ha intenzione di fare!
Comunicato stampa del gruppo Patto per il futuro