Ospedale. Cetraro Libera: “Boicottaggio in atto”?

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa diffuso dall’Associazione politico-culturale Cetraro Libera e firmato dal direttivo della stessa associazione.

«Vogliamo provare per l’ennesima volta a correggere alcune imprecisioni scritte sul “Quotidiano” di ieri riguardo al “Boicottaggio in atto” nei confronti dell’Ospedale di Paola.

1) L’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia non è nata a Paola ma è stata regolarmente istituita insieme agli altri reparti previsti per gli “Ospedali generali di zona” nel 1976 anno di apertura dell’Ospedale “G. Iannelli” di Cetraro. Nel 2008, a seguito della scellerata scelta del D.G. pro tempore Petramala, dell’ istituenda ASP di Cosenza, sono stati accorpati i reparti di Ortopedia ed Ostetricia e Ginecologia, i primi a Paola ed i secondi a Cetraro, sopprimendo di conseguenza l’Unità Operativa di Ortopedia da Cetraro e l’U.O. di Ostetricia da Paola.

2) Il rapporto Barberi non dice che a rischio è solo il parcheggio dell’Ospedale, dice una cosa molto diversa e cioè che l’intero fabbricato, è collocato al 7° posto nella graduatoria di vulnerabilità sismica su 5.000 edifici pubblici verificati in Calabria. Risulta cioè con un coefficiente molto alto di vulnerabilità sismica, sia per le condizioni strutturali che per la collocazione.

3) Lo stesso Presidio oltre ad essere, tra i presidi ospedalieri calabresi, la Struttura più vulnerabile per rischio sismico, ricade in su una collinetta considerata secondo il PAI (Piano per l’assetto idrogeologico) “Zona R4” ovvero ad altissimo rischio idrogeologico. La zona, infatti, come si evince dalla scheda del censimento dei movimenti franosi è interessata da un “frana considerata attiva è profonda con livello di pericolosità pari a 4” il più alto in assoluto, “la collinettanon solo il parcheggio.

4) L’attuale Direttore Generale dell’ASP il Dr. Mauro molto responsabilmente, trattandosi di ubicare l’Ospedale Spoke, nell’interesse delle popolazioni del tirreno cosentino, ha ritenuto doveroso procedere ad una verifica strutturale ed economica prima di dare attuazione ai “Decreti Scura”. Altrettanto responsabilmente e con molto coraggio il Dr. Cesareo, Direttore Medico dello Spoke Cetraro/Paola, garante in primis della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini ricoverati nelle strutture da lui dirette, ha denunciato in più occasioni la “situazione strutturale” che si è trovato a governare.

5) Capiamo che un giornalista che dedica molto del suo impegno alla cronaca nera, inserisca sempre e comunque storie che riguarderebbero infiltrazioni mafiose nella struttura di Cetraro, però vogliamo ricordare allo stesso giornalista, che è proprio di questi giorni la sentenza che infligge diversi ergastoli a presunti mafiosi di Paola che in passato hanno avuto “ruoli chiave” proprio nell’Ospedale della città del Santo.

Detto questo, crediamo che la guerra di campanile non giovi a nessuno e che sia opportuno, proprio alla luce delle catastrofi sismiche ed idrogeologiche che si sono abbattute negli anni sul nostro paese, procedere a ridisegnare l’intera rete dell’emergenza urgenza nella nostra regione e soprattutto nel territorio del Tirreno Cosentino.

Cetraro, 06/10/2016

IL DIRETTIVO DI CETRARO LIBERA»

R&P