“E’ andata in scena, nel Consiglio Comunale del 31 luglio 2018, un’angosciante rappresentazione della situazione reale e deprimente nella quale è stata ridotta la Massima Istituzione pubblica e, quindi, la nostra città”.
“Presenti, solo 2 spettatori. Quasi tutti silenti, gli assessori ed i componenti della maggioranza, di fronte alle problematiche in discussione. Chi, concentrato a pensare alla sola salvaguardia delle poltrone. Chi, con il pensiero rivolto agli avvicendamenti assessorili del prossimo autunno”.
“Abbiamo rivolto al Sindaco, in apertura di seduta, un’interrogazione a risposta immediata, sulla chiusura dell’Agenzia di Banca Carime – UBI Banca, che ha sede nella nostra Marina”.
“Nessuna azione amministrativa messa già in atto da parte della maggioranza. Abbiamo ottenuto l’attenzione del Sindaco su questa nostra grande preoccupazione. Si è concordato un’ iniziativa politica ed amministrativa comune, atta a fronteggiare una evenienza che, se si verificasse, finirebbe per mandare in panne, definitivamente, il motore economico e sociale della nostra città”.
“Abbiamo saputo, oggi, a livello ufficiale, che è stata decisa la chiusura il 15 di ottobre. Noi non staremo con le mani in mano e chiederemo, subito, un Consiglio Comunale aperto, con solo questo punto all’o.d.g.Non ci stiamo a perdere, passivamente, un pezzo della nostra storia cittadina!”
“Un sedicente partito della Maggioranza ritiene che abbiamo trascinato in barbarie il confronto ed il colloquio con gli attuali amministratori! Ma di quale confronto e colloquio parla se non si riesce, nemmeno in Consiglio comunale, a far alzare un solo assessore su un argomnto così importante e vitale come lo scostamento di Bilancio tra previsioni di entrata ed impegni di spesa, che ha provocato, qualche mese fa, una rilevante crisi di liquidità, fino alla decretazione della sospensione dei pagamenti ed, in particolare , di quelli spettanti ai dipendenti comunali?”
“Avremmo voluto, altresì, certe ed attendibili risposte in merito alla nostra presunzione di una grande massa debitoria dell’Ente, affrontata, finora, con la dilazione temporale delle somme spettanti ai Servizi ed ai Fornitori. Nessuno ci ha dato risposta”.
“E’ < barbarie > destare gli amministratori della nostra città dal loro incapace dormiveglia? Non ci è stato detto neanche dova si vanno a rinvenire le ingenti risorse, sulle quali è stato, legittimamente, supposto la salvaguardia degli Equilibri di Bilancio!”
“La concessione, in comodato d’uso gratuito del Terrazzo del Palazzo di Città, ex Pallottini, poi, ha pochissimo, o nessun rilievo, nell’agenda politica ed amministrativa che riguarda il nostro ruolo di opposizione”.
“Ci interessa, al contrario, combattere l’ illegittimità, l’ennesima, della Delibera di Giunta n. 85, del 22 giugno 2018, avente ad oggetto l’affidamento, in concessione di comodato ad uso gratuito, del Terrazzo di Palazzo di Città alla “ Associazione San Benedetto Abate”. Nessuna voce, libera o soggiogata, si è alzata da quegli scranni dell’Assise, per esprimere un giudizio di legittimità su tale Delibera!”
“Lo stesso vicesindaco, nel tentativo di dare lezioni giurisdizionali in materia di amministrazione degli Enti locali, ha finito per rivolgere solo a sè stesso il dubbio di una < eventuale illegittimità> che, se trovasse conferma nella sua ricerca, porterebbe a togliere il comodato d’uso a tutti quei soggetti, così’ ha detto, che, negli anni scorsi, avrebbero goduto della concessione di immobili comunali. Ma, di cosa stiamo parlando?”
“Un vicesindaco che si porta in Aula senza avere certezza sulla legittimità di una Delibera, che lui stesso ha firmato da buon secondo e sulla quale sta facendo una vera e propria crociata spirituale!”
“Allora, vogliamo provare ad indicare al vicesindaco, ancora una volta, la giusta direzione. < I beni patrimoniali disponibili degli Enti pubblici possono essere sottratti alla loro primitiva destinazione nel caso di scelta di gestione indiretta e la scelta del concessionario viene effettuata previo confronto concorrenziale tra i soggetti richiedenti, tramite procedura di evidenza pubblica>, Ripetiamo, di <evidenza pubblica>!”
“Mentre, < quando non sono destinati a fini istituzionali, possono essere concessi in uso a terzi, nella forma e con i contenuti dei negozi contrattuali tipici del Codice Civile, quali la locazione, l’affitto, il comodato>”.
“Si da il caso che il Terrazzo ex – Pallottini ha già destinazione a fini istituzionali ed una sua eventuale gestione non può essere affidata in modo diretto. Si voglia, o non si voglia! Se si ha a cuore la legalità, la Delibera n. 85, del 22 giugno 2018, va revocata in via di autotutela. Diversamente, è la barbarie delle Istituzioni. Ne prenda atto questa sgangherata Armata politica ed amministrativa che riporta alla mente il <divino> Brancaleone!”
Cetraro 2 Agosto 2018
“Partito Democratico” – “Uniti per Cetraro” – “Area Democratica”