“Il Consigliere Regionale Giuseppe Aieta non può appartenere ad una fazione politica. Appartiene alla Città!“.
Con queste parole inizia il comunicato stampa diffuso oggi dai consiglieri comunali di Cetraro Samuele Losardo, Carmen Spaccarotella e Angela Onorato.
“La sua grandezza e lungimiranza politica – si legge – sono esempio di quanto amore abbia avuto per Cetraro, nel corso delle due legislature in cui ha svolto la carica di Sindaco. Angelo Aita è stato uno dei suoi più stretti collaboratori, protagonista di un cambiamento urbanistico della città in senso radicale e di cui i benefici si vedono a tutt’oggi. Non si può, a meno ché non si è un nano della politica avere legami di stima e di fiducia per una persona o amministratore, a seconda delle stagioni in cui si appartiene a questa o quell’altra parte politica.
È, questa, la lezione che un amministratore e politico illuminato, come Giuseppe Aieta, ha dato a noi giovani.
Un vero amante della città e conoscitore profondo dei tanti suoi problemi e dei suoi tormenti, che non possono essere lasciati al fondamentalismo puro e vuoto, della opposizione politica. Un messaggio, il suo, che va colto per il bene della città e che va nella direzione di una pacificazione sociale e del moderatismo tra gli opposti.
“Solo chi per tanti e tanti anni è riuscito a dare alla città barlumi di luce e speranza per le nuove generazioni, con tanto spirito di sacrifici ed impegno spinto fino all’estremo può permettersi, superando barriere e campanilismi di partito, può facilmente entrare nel cuore di tutti ed indicare la giusta strada verso la ripresa e lo sviluppo.
Siamo sicuri di trovare sempre un punto di riferimento e la piena rispondenza ai nostri bisogni ed alle nostre inesperienze, nell’ On. Giuseppe Aieta“.
“Ed il primo insegnamento che ci viene da lui, nella nostra piccola esperienza politica è, l’umiltà ed il senso di responsabilità che ha dimostrato di avere in riferimento ai tanti problemi amministrativi di oggi, così incancreniti, di cui una immediata soluzione, non può che essere solo nella illusione e nel vuoto delle parole dei disfattisti”.