“Mio marito non mi ha ancora ammazzata, ma lo farà”: il VIDEO del TG1

CETRARO (CS) – È apparsa ieri sul blog di Concita De Gregorio, nota editorialista de la Repubblica, con il titolo “Vi posso scrivere perché non mi ha uccisa”. E in poche ore ha fatto il giro del Web, attraverso post e condivisioni sui social network. È drammatica, toccante e commovente e va a toccare quei nervi scoperti che ci fanno venire la pelle d’oca.

L’autrice è Serena Giordanelli, sorella della compianta Annalisa, la dottoressa barbaramente uccisa lo scorso anno dal cognato Paolo Di Profio mentre faceva jogging. È una disperata richiesta d’aiuto la sua: ha paura, per sé, ma soprattutto per i suoi figli. “Aiutateci – scrive – finché siamo ancora vive, non ci piangete solo da morte”.

“[…] se scrivo questa lettera è perché mio marito non mi ha ancora ammazzata. Ha promesso che lo farà, ha già ucciso mia sorella Annalisa il 27 gennaio del 2016: l’ha strangolata e massacrata con un piede di porco perché la considerava colpevole della nostra separazione. Ha confessato, ora è in carcere ma vuole uccidere anche me…”. Ed è proprio nel carcere, riporta Serena, che è nato – se possibile – qualcosa che fa ancora paura: “[…] le guardie hanno trovato nella sua cella una lettera indirizzata a una persona di sua fiducia. Dice: ‘Lei va a camminare la mattina in direzione del porto, basta un colpo secco alla testa, mi raccomando scegli delle persone fidate. Se non l’ammazzi almeno mandala sulla sedia a rotelle, è l’unica cosa che può darmi un po’ di pace’.

“La corte di Assise di Cosenza – racconta – gli ha accordato il rito abbreviato. Vorrebbero farlo passare per incapace di intendere e di volere. Se mi ucciderà chi lo spiegherà ai miei figli?”.

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Dal Tg1 di ieri sera, ore 20.00. Di Amedeo Ricucci e Simone Bianchi