Mi ricordo montagne… rosse!

MonatgneRosseCetraroSembra che le amministrazioni comunali di Cetraro abbiano a cuore, come sport preferito, la messa in opera a iosa dei famigerati dissuasori di velocità, sia in configurazione prefabbricata che, peggio, in agglomerati di cemento costruiti in maniera artigianale. Sia i primi che gli altri sono, per gli automobilisti e i motociclisti, una violenza gratuita che nasconde l’incapacità delle forze preposte a controllare e a far rispettare limiti e divieti già di per sé indicati dalla cartellonistica di rito.

Gli addetti a tali servizi non si rendono conto del disagio arrecato da tali espedienti, sia alle schiene degli automobilisti che agli automezzi in transito (si vedano le strisciate e le panciate delle auto), per non parlare dei veicoli di soccorso diretti al locale nosocomio.

Già nel gennaio 2011 (amministrazione Aieta) abbiamo segnalato tali inconvenienti al curatore di una rubrica de Il Quotidiano della Calabria per cercare di rendere palese l’inconveniente. Ma lo scritto non è stato pubblicato né tantomeno ha avuto risposta:Cetraro è diventato il paese dei ‘rallentatori di velocità e dei dossi artificiali’, per via dei tanti ostacoli artificiali disseminati lungo strade importanti che allacciano e conducono al porto e al locale presidio sanitario. Dissuasori  e agglomerati,  installati e fabbricati contro ogni regola e contro gli stessi articoli del Codice stradale, se è vero come è vero che superano del doppio l’altezza regolamentare in base al limite di velocità imposto. Non solo, ma spesso i rallentatori vengono piazzati con i preventivi cartelli indicatori incompleti e distribuiti a pioggia dove più aggrada…, a volte in posizione pericolosa (vedi curva “Mondello”) o secondo il metodo Minosse ‘giudica e manda secondo ch’ avvinghia’…

L’immagine seguente dimostra l’assurdità di tali opere costruite nella più totale illegalità, senza alcun riscontro alle normative del CdS che regolano tali provvedimenti. La foto del 2011 è testimonianza di una realtà ancora oggi esistente, in spregio al buon senso ed alle regole che prescrivono tali interventi. La didascalia recava la dicitura “montagne… rosse” allegoricamente volendosi riferire a strutture create e realizzate dall’allora giunta rossa guidata da Aieta.

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Le sequenze qui di seguito evidenziate denotano, dai segni,  come i recentissimi rallentatori siano stati posti eccessivamente alti e senza la prescritta indicazione di pre-avviso regolamentare.

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Recentemente, prima che si insediasse la nuova amministrazione, il proliferare dei dissuasori di velocità è continuato con una nuova messa in opera nei pressi di via Sottocastello. Dobbiamo segnalare che il nuovo manufatto è stato realizzato, memori le grottesche precedenti esperienze, in maniera più civile:il dosso si presenta più addolcito, meno rompischiene, che svolge la funzione di rallentamento, senza penalizzare in maniera esacerbata gli automobilisti. Dovrebbero gli addetti ai lavori, perlomeno, correggere tutti gli altri alla stregua di questa ultima opera, per rientrare, ma non del tutto, nei canoni del regolamento stradale.

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Ci piace di seguito dare qualche indicazione circa il regolamento del CdS in ordine all’argomento “rallentatori di velocità”, con la speranza che gli addetti ai lavori facciano tesoro e prendano le dovute iniziative affinché i disagi dei cittadini vengano, finalmente, eliminati.

NORMATIVA  RELATIVA  ALLA  INSTALLAZIONE  DI  RALLENTATORI  DI  VELOCITA’

2.3 D.P.R. 495/1992 “Regolamento di attuazione del C.d.S.”

L‟art. 179 tratta dei rallentatori di velocità. In particolare, per i dossi artificiali, ci si deve riferire ai commi 4, 5 e 6 che vengono di seguito riportati. Per completezza, alla fine dei commi 5 e 6, è stato eseguito un raffronto con le istallazioni messe in opera nel comune.

Comma 4.

Sulle strade dove vige un limite di  velocità  inferiore o uguale ai 50 km/h si possono adottare dossi artificiali evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli visibili sia di giorno che di notte.

Comma 5.

I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne e’ vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

E’ appena il caso di far notare che i mezzi di soccorso non si dovrebbero trovare nella condizione di sacrificare tempo prezioso, considerando che la perdita anche di sole decine di secondi può significare la vita o la morte di una o di più persone (autoambulanza e vigili del fuoco).