È, questa, una competenza del Direttore Generale dell’Asp cosentina. O, in subordine, del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale “ Tutela della Salute.
Lo stesso Commissario, secondo le leggi vigenti, non ha alcun titolo per decretare l’ “Autorizzazione e l’Accreditamento delle attività al “Punto Nascita” di Cetraro, secondo l’istituto della deroga, previsto dall’art.1, del D.M. 11.11.2019 , per volumi inferiori ai 500 parti/annui. Con spregiudicata falsità, comunque, indicati in 320, per il 2018, anziché 438, come da dati ufficiali, Mentre nel 2017, il volume ufficiale è stato di 468. Il compito dell’attribuzione della deroga, è bene precisarlo, pur avendolo già detto in un nostro precedente comunicato-stampa, spetta al solo Ministero della Salute, su precisa richiesta del “Comitato Percorso Nascita Regionale”.
La “Commissione Consultiva per l’Accreditamento”, già in data 5 agosto, ha effettuata la sua ispezione presso il “ Punto Nascita”. Ha rilevato che la Task Force del Ministero, nella sua ispezione del 24 luglio scorso, non ha evidenziato alcuna anomalia nel comportamento dei dirigenti medici che hanno assistita la sig. Santina, avendo scrupolosamente seguito tutte le linee-guida ministeriali, previste nel trattamento dell’emorragia post partum.
Ha constatato, in particolare, il superamento delle criticità di natura gestionale e strutturale. Ha rilevato, al contrario, la mancata soluzione della prescrizione relativa alla nomina del Primario. Lo stesso Dipartimento Regionale della Salute, con documento a firma del dott. Antonio Belcastro, in data 1 agosto u.s., ha comunicato la valutazione fatta della Regione riguardo la permanenza del P.N. nella Struttura Ospedaliera di Cetraro.
“Alla luce dell’indice di < natalità espresso dal territorio, del bilanciamento tra domanda e offerta di Punti Nascita e delle difficili condizioni oreogeografiche del territorio >. Sono stati presi precisi impegni politici, volti a garantire l’incontro tecnico del 28, presso l’Asp di Cosenza. Non importa! Ci potrebbero essere delle valide ragioni per rinviarlo. Non ci potrà essere, tuttavia, alcuna ragione plausibile, sia di natura politica, che istituzionale, che possa giustificare il ritardo della nomina del Primario.
Il medico, vincitore del concorso, interpellato dopo due anni di attesa, ha pubblicamente fatto capire, in una intervista, la dipendenza della sua accettazione dalla realizzazione piena del Decreto 64. Il suo esordio non è, certamente, foriero di buoni auspici e, certamente, non consono alla deontologia professionale che gli spetterebbe avere. Non in linea con le conoscenze dei servizi sanitari che dovrebbero essere suo patrimonio culturale. Totalmente offensivo nei confronti di un Ospedale, come il “Iannelli”, che vanta livelli di eccellenza nel suo personale medico e infermieristico e invidiabili requisiti strutturali.
Non si perda un attimo di più!
Di fronte a ulteriori dubbi da parte del medico, si scorra subito la graduatoria del Concorso. Tutto il resto potrebbe essere un complotto. E le responsabilità sono chiare come la luce del sole. Il sospetto di un complotto generalizzato contro l’ Ospedale “Iannelli “’, comunque ha sempre albergato nei nostri pensieri, a causa di interventi previsti e non fatti e di surreali e oscene spartizioni di Reparti, come la “ Chirurgia Generale”, decisa da un Capo Dipartimento, forse artatamente insignito, al secolo, il Primario di “Ortopedia e Traumatologia”, decisione contrastante con tutti i più elementari criteri di efficacia e efficienza assistenziali e, spudoratamente, tollerata dai vertici sanitari provinciali. La nostra speranza è di averne le prove, un domani. Intanto si continua a nascere alle nostre latitudini. Ma Cosenza è lontana. Castrovillari, ancora più lontana.
Lamezia è a distanza siderale. Ci sarà qualcuno che penserà ai rischi cui vanno incontro le future mamme del nostro territorio? ( 1 Puntata ).
Comunicato Stampa Coordinamento Forza Italia (Sezione di Cetraro)