Come già anticipato, l’UDC – Nuovo Centro Cetraro ha inoltrato alla Direzione Provinciale e a quella Regionale di Poste italiane un documento di protesta e le numerose firme raccolte, per stigmatizzare i gravi disagi subiti per la chiusura dell’Ufficio Postale di Cetraro Paese, in questi circa 40 giorni, dopo la rapina subita.
“Su consiglio degli addetti ai lavori – si legge nella nota stampa diffusa ieri dall’UDC-Nuovo Centro Cetraro – i documenti sono stati inoltrati anche presso la Direzione Nazionale di Poste Italiane . Solo martedì scorso, dopo circa 40 giorni, sono iniziati i lavori necessari a rimettere in funzione l’ufficio e, a quanto comunicato dal Comune di Cetraro, si risolveranno in pochissimi giorni. Considerando che i lavori verranno eseguiti in tempi molto brevi (5 giorni), risulta ancora più incomprensibile tutto il tempo inutilmente trascorso finora”.
“In questo periodo – prosegue la nota firmata da Giuseppe Leporini e Paky Vaccaro per l’UDC-Nuovo Centro Cetraro – si sono verificati gravi disagi, non solo per la cittadinanza di Cetraro paese e delle campagne, costretta a spostarsi a Cetraro Marina per pagare bollette, per ricevere il pagamento della pensione o, semplicemente per prelevare da bancomat: il maggiore afflusso ha generato un aumento delle code agli sportelli,creando disagi anche alla popolazione di Cetraro Marina”.
“Siamo stati informati inoltre che, per motivi di cassa, gli utenti di Cetraro paese stanno ricevendo, presso l’ufficio della marina, il pagamento delle pensioni in due o tre tranche diverse, e sono costretti cioè a rimettersi in fila in giorni diversi per ricevere per intero il pagamento della propria pensione”.
“Tutto questo è inaccettabile, e crea un danno anche all’immagine della nostra cittadina agli occhi di quei turisti che hanno scelto Cetraro come meta delle proprie vacanze estive: ne siamo sicuri, in una qualsiasi cittadina del centro nord il problema sarebbe stato immediatamente risolto, da qui la nostra protesta verso Poste Italiane”.
“Un ringraziamento va a tutti quei cittadini che, con la propria firma, hanno voluto sostenere la nostra iniziativa a supporto di un diritto di tutti, e sopratutto a quei commercianti e gestori di bar che, hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti che questi disservizi hanno comportato in termini di presenze giornaliere nel centro cittadino; sono loro che si sono prodigati mettendo a disposizione le proprie attività commerciali come punto di raccolta delle firme”.
“Siamo convinti – conclude la nota – di aver dato un impulso alla risoluzione del problema e continueremo a monitorare la situazione, riservandoci eventuali ulteriori iniziative. Di questo ed altro discuteremo nella riunione che si terrà a metà della prossima settimana e che sarà aperta al contributo dei cittadini: siamo convinti che la partecipazione attiva sia la strada per migliorare la qualità della vita (anche alle nostre latitudini) e per riavvicinare la gente alla Politica quella vera e nobile, che si impegna avendo sempre il pensiero rivolto a costruire un futuro migliore per la Comunità”.