“L’imposta di Soggiorno è diventata legge nella nostra città”

Primo firmatario della proposta deliberativa, con la quale questa imposta viene inserita nel sistema triburario cittadino, è il consigliere di opposizione Attilio Onorato, ormai protesi fissa applicata al corpo di una maggioranza scheletrica ed anchilosata, che cerca di tenersi in vita con farmaci e terapie che non hanno mai fatto parte della farmacopea politica della nostra città.

Sindaco ed assessori, nella seduta del Consiglio comunale di 6 marzo u.s., infatti, hanno utilizzato lo sprovveduto consigliere di opposizione, dopo averlo rivestito della carica di relatore, come banditore istituzionale del nuovo balzello che entra a far parte del sistema tributario della nostra città.

Per ironia delle sorte, nella stessa seduta di Consiglio, di martedì 6 marzo, l’Imposta di Soggiorno ha fatto il paio con l’approvazione del Piano finanziario per il servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti, nel 2018, che subisce un aumento di oltre 300.000 Euro, rispetto a quello del 2017.

Tradotto, in termini pratici, comporterà l‘aumento della Tassa, che i cittadini-utenti si vedranno arrivare a casa, nell’ordine di oltre l’11 %. Solo per ricordare, lo scorso anno c’è stato un altro aumento della Tassa Rifiuti, mediamente, di 50 euro a bolletta!

Solo come dato statistico, diciamo che il Costo del Servizio di cui trattiamo, nel corso dei tre anni di consiliatura, è aumentato di oltre 500.000,00 euro!

Complimenti! Facciamo i complimenti anche alla luce dei risultati splendidi ottenuti, che sono sotto gli occhi di tutti! Non si era mai visto, nella storia della nostra Massima istituzione, una stregoneria politica del genere!

Una abdicazione, da parte dell’Esecutivo, che, nei fatti, cede lo scettro del comando, in momenti non certamente esaltanti e popolari del potere, ad un estemporaneo ed ingenuo consigliere di opposizione che, solo lui, non riesce a capire la furbesca tattica di eclissarsi, da parte di sindaco ed assessori, in presenza di nuovi balzelli e di aumento delle tasse per turisti, cittadini e possessori di seconde case nei nostri confini.

Ma la luminosità dell’ingegno degli attuali amministratori, i cui nomi e cognomi sono nella mente di tutti, riesce a risplendere di più, fino ad abbagliare, attraverso la visione di un’offerta turistica che, si pensa, moltiplicherà, e non di poco, il flusso dei vacanzieri e la qualità dei loro godimenti nella nostra città.

L’idea dell’Imposta di Soggiorno, d’altronde, è il solo ed unico parto strategico di governo, in tre anni, messo al servizio della promozione turistica!

Veramente bravi i nostri amministratori! Peccato che non hanno messo in conto la più semplice delle cose! Cioè, che gli introiti dell’imposta cominceranno a confluire, nelle casse comunali a partire dalla stagione estiva 2019.

Non più da aprile di quest’anno, come avevano detto e scritto nella redazione dell’atto amministrativo.

Il cambiamento? Il cambiamento è avvenuto a causa di un sonoro ceffone dialettico sferrato loro dagli albergatori e proprietari delle strutture ricettive,non appena saputo di questo provvedimento.

L’imposta, per gli effetti dello stesso ceffone, poi, non sarà produttiva nel corso dell’intero anno. Ma i suoi effetti economici, ammesso che di questi si tratta, si faranno sentire, ogni anno, nei soli due due mesi di stagione estiva.

Ma come non capire, infine, che più si abbasserà il costo del tributo, come è nelle intenzioni dell’Amministrazione, – si parla di un euro a notte, solo per i primi cinque giorni di villeggiatura così come prescritto dalla legge -, più si renderà inutile, inefficace, sterile questo prelievo coatto di ricchezza dalle tasche dei nostri ospiti?

Hanno fatto bene i calcoli temporali i nostri geniali amministratori?

Ma sanno che sarà possibile iniziare a spendere queste misere risorse solo nel 2020, quando, in quel Bilancio di Previsione potrà essere prevista l’entrata e la spesa di questo tributo? Solo d’allora!

Ma, in quel tempo, per la fine dell’attuale consiliatura, ci sarà una nuova amministrazione comunale! A cosa serve, pertanto, programmare incontri tra amministratori e rappresentanti delle categorie turistiche, finalizzate a stabilire scelte comuni sulle quali investire i proventi dell’imposta? Questo lo deciderà solo la nuova Amministrazione.

L’imposta di Soggiorno, per il buon cuore degli attuali governanti cittadini, è, dunque, solo un dono di nozze. Una preziosa eredità lasciata a quelli che verranno dopo. I suoi effetti benefici, viene da ridere, si potranno vedere solo nell’ estate del 2020.

Sono le norme di legge, relative alla programmazione economica e finanziaria degli Enti, a stabilirlo! L’offerta turistica, nella nostra città, nel frattempo, continuerà a sprofondare nella palude del ristagno dei progetti e delle idee. Un risultato, tuttavia, si sarà raggiunto!

Quello di aver lasciato alla città una nuova classe, non eletta, di “esattori contabili”.

Ne fanno parte i proprietari dei due alberghi cittadini, la madre superiore della Casa religiosa di Accoglienza, i gestori dei due Agriturismi, le famiglie dei pochi B&B esistenti. E chi sarà più contento di questo esecutivo e di questa maggioranza, di aver lasciato, in eredità, la loro alta vocazione alle tasse ed alle imposte?

E così sia!

 

Area Democratica