«L’immobilismo dell’amministrazione comunale»

[ndr, riceviamo e pubblichiamo questa nota a firma del consigliere di minoranza Tommaso Cesareo]

«Egregio signor Sindaco, con questa mia vorrei informarla, qualora non se ne fosse accorto, del malessere che serpeggia, giorno dopo giorno, tra i cittadini della nostra comunità. L’azione della sua giunta si è bloccata ormai da tempo.

Conosciamo bene le difficoltà economiche in cui versano quasi tutti i comuni d’Italia a causa dei “tagli” da parte del governo centrale. Ma qui si chiede che almeno venga praticata l’ordinaria amministrazione!

Non è più tollerabile che alcune contrade vengano private per mesi di una funzione indispensabile: l’erogazione dell’acqua. Non è più tollerabile vedere i marciapiedi della Marina sovrastati dall’erba. Non si può accettare che la piazza del Borgo san Marco venga ridotta a pattumiera usando la fontana centrale come discarica.

È incredibile come Lampetia (una delle zone più belle della marina) venga trascurata e abbandonata. La “passeggiata” che dal Centro porta in località San Francesco non ha più nulla di panoramico da quando l’erba oscura la visuale.

Non possiamo più tollerare che le nostre “potenzialità” non vengano fatte “esplodere”: il porto ancora senza una gestione definitiva.

Il PSC (ex piano regolatore) ancora fermo e non si capisce il perché.

Per non parlare della scarsa manutenzione delle nostre scuole (a tal proposito segnaliamo il caos in cui versa l’edificio di Via Marinella a causa della chiusura del plesso di San Giacomo).

E ancora: non è più tollerabile che le imprese che eseguono lavori nel nostro comune, facciano il bello e il cattivo tempo lasciando spesso lavori incompiuti e contemporaneamente provocando danni di varia natura, e nel caso delle barriere soffolte, ai muri di protezione.

Potrei continuare, ma non voglio che questa mia esternazione venga interpretata come una sorta di “j’accuse” che il gioco delle parti impone.

La mia è un’esortazione che ha lo scopo di farvi risvegliare dal lungo letargo in cui siete caduti.

Se poi l’immobilismo in cui è precipitata la sua amministrazione fosse causata dalla “telenovela” di un eventuale rimpasto di giunta, la cosa assumerebbe gli aspetti di una farsa.

Lei è il capo dell’amministrazione!

Svesta i panni del “Re Tentenna” e decida al più presto! I cittadini, che hanno riversato su di lei un grande consenso non meritano questo trattamento. Non saranno servite a niente le grandi vie di comunicazioni se agli utenti non saranno garantiti i servizi essenziali».