«È soprattutto dai piccoli gesti che si può capire la vera natura delle persone, così anche il titolo di questo articolo diventa emblematico allorquando la scelta è dettata dalla caparbietà con cui si vuole rimanere nei limiti della legge, dal buon senso e dal rispetto altrui».
Parte così, con questo titolo e questo inizio, l’articolo pervenutoci dallo staff del gruppo Partecipazione attiva. Lo stesso gruppo, lo ricordiamo, da cui è originata la lista Cetraro anch’io con il candidato a sindaco Giuseppe Mazzitelli.
«In piena campagna elettorale – continuano – abbiamo scelto di affiggere i nostri manifesti solo ed esclusivamente negli spazi predisposti ed assegnati nel territorio e ci è sembrato un atto obbligatorio e di rispetto verso la comunità tutta e verso gli altri concorrenti alla kermesse elettorale.
Non si vuol far polemica andando a giudicare l’operato delle altre liste che hanno prediletto di gran lunga l’affissione selvaggia (che rientra per alcuni nella normalità), ma si vuole avvertire, ricordandolo anche a noi stessi, che la normativa parla chiaro. Infatti, essa dispone che i manifesti devono essere affissi solo ed esclusivamente negli spazi preposti perché, oltre a dare la possibilità alle liste candidate di non pagare al Comune i diritti di affissione, si evita di deturpare, in modo incontrollato, l’intero territorio cittadino. A ciò, purtroppo, siamo stati costretti ad assistere nei giorni passati. Abbiamo creduto che si potesse offrire il proprio messaggio ai cittadini senza ledere il diritto degli altri alla comunicazione e, soprattutto, rispettando gli stessi elettori non imbrattando il loro paese».
«Per evitare di cadere nella polemica sterile – si legge ancora – seguendo una linea più propositiva che accusatoria, la stessa che ci ha caratterizzato durante la campagna elettorale, abbiamo taciuto sul modo improprio dell’utilizzo dello strumento di propaganda per eccellenza, cioè il manifesto, e su come non solo i muri ma anche i bidoni della spazzatura e le cabine elettriche sono stati impropriamente utilizzati per lo scopo. Oggi, però, le elezioni sono finite e, sempre lontano dalla provocazione o dalla demagogia, invitiamo a “ragionare” con il senso civico, proprio di ogni individuo (quello tanto richiamato nei comizi di ogni lista) per ripristinare il decoro urbano che il paese merita. Noi del gruppo Partecipazione attiva, ci siamo già attivati rimuovendo i nostri manifesti dagli spazi preposti per la campagna elettorale. Chiediamo di farlo anche alle altre tre liste».
«In fondo – conclude la nota – non è altro che un piccolo gesto che sa di onestà, di correttezza e rispetto delle regole».