Sulla scia delle ultime mareggiate verificate in località Lampetia, prendiamo atto del tempestivo intervento del Sindaco inteso al ripascimento del litorale orrendamente sconvolto dalla furia delle onde.
La località Lampetia, purtroppo, è a rischio di cancellazione da parte delle forze della natura se non si prendono serie e drastiche misure di impegnativa “fortificazione”. Ciò richiede progetti di ampio respiro cui solo le generazioni future avranno il privilegio, eventualmente, di assistere.
A meno che non si decida di lasciar fare al “mare ‘o mare” (come diceva De Filippo), la cui vocazione è quella di tornare dove era prima, riprendendosi, così, quello che è suo…
È chiaro che in questa faccenda nessuno si azzarderà di mettere sotto accusa l’amministrazione comunale, né tanto meno il sindaco Aieta. A Lampetia è stata data sempre attenzione, con interventi opportuni volti a risolvere i problemi di ordinaria amministrazione.
Qui di seguito, immagini della situazione odierna e dell’intervento da parte del Comune per contenere i danni, in vista della nuova stagione balneare.
Intanto, tratte dalle pagine del mio diario virtuale Le foto satiriche, riporto quanto da me scritto , tra il serio e il faceto, in merito ad alcune istantanee risalenti al 2010, anno che fu anche teatro di flagellazioni atmosferiche serie.
Siamo nella primavera del 2010 e questi che vedete sono i resti della spiaggia nei pressi del Lido Piazza, l’ultimo in ordine di dislocazione lungo la via Lampetia nel lungomare di Cetraro, dirimpetto la Grotta di Rizzo.
Lo stato di abbandono della spiaggia in vista della prossima stagione balneare è davvero pietoso. Accanto ai resti degli agglomerati distrutti dalla furia del mare, si nota un po’ di tutto e rifiuti di ogni genere. Non manca neppure l’emblema di ciò che definisce l’infimo degrado della natura: un cesso…
Eppure nei pressi, durante la passata stagione balneare, c’era un accogliente Lido, quello denominato Piazza che, per ordinanza delle autorità, è stato smobilitato in quanto considerato pericolo a seguito del danneggiamento da parte dei marosi.
Nell’immediato dopoguerra apparvero sui muri romani emozionanti scritte del tipo “aridateci er puzzone” , ovvero il Duce, per dire che si stava meglio quando si stava peggio.
Anche a Cetraro Lampezia ci vien da dire, per assonanza : “aridateci er piazzone”, ovvero il Lido Piazza, sempre meglio dello spettacolo che ora vediamo!
Di questa località ha verseggiato anche il poeta locale Luigi Ginori nella composizione “Citraru ‘i ‘na vota”, di cui proponiamo alcuni versi:
… “Quant’ere bella la Grutta di Rizzu!
e mù alla vida di raggia m’attizzu:
iedi mù chjina di stierru e di massi
chi mancu si ti vasci, no ngi passi.”