L’operazione, risalente a qualche giorno fa, è di contrasto alla commercializzazione illegale del pescato. Negli scorsi giorni, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro ha emesso due denunce e sequestrato circa 80 chilogrammi di specie ittica allo stato giovanile.
L’attività della Guardia Costiera si è concentrata soprattutto nel cosentino e, in particolar modo, nel Comune di Acri. Questo comune, infatti, ricade nella giurisdizione territoriale dell’Autorità Marittima di Cetraro. L’intervento è stato mirato al controllo degli esercizi commerciali della zona che effettuano, solitamente, vendita al dettaglio di prodotti ittici.
Ciò ha portato al rinvenimento di circa 80 kg di bianchetto.“Il bianchetto – spiega il Comandante della Capitaneria di Porto di Cetraro – è una specie di particolare pregio commerciale, la cui pesca in passato era consentita durante un limitato arco temporale e previa autorizzazione specifica del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Da 2 anni a questa parte – continua il Comandante – in ossequio alle stringenti normative comunitarie, non sono state più consentite autorizzazioni in deroga, per consentire questa pesca speciale, neanche per brevi periodi“.
“I contravventori – continua – rischiano la pena dell’arresto, da 2 mesi a 2 anni oppure l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro e, nel caso di esercizi commerciali, la pena accessoria della sospensione dell’attività, da 5 a 10 giorni”.
“Vorrei ringraziare – conclude Peschiulli – i medici veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che ci accompagnano durante la nostra attività operativa di controlli sulla filiera della pesca, fornendoci il loro insostituibile contributo tecnico“.
Gli 80 chilogrammi di bianchetto sequestrato sono stati devoluti, dopo i dovuti controlli di commestibilità e con l’autorizzazione della Procura di Cosenza, ad istituti caritatevoli della zona.