La cultura del dialetto e il memorial Luigi Russo

Il chiostro del Protoconvento Francescano nel cuore dell’antica civita di Castrovillari, nell’ambito di Civita Nova – vivere il centro storico – è stata la suggestiva location che ha ospitato il Recital di farse e poesie in dialetto del compianto poeta Luigi Russo. “Zì Franciscu, Cuma Maria e Carmaledda” la performance di Maria Zanoni, Carmen e Franco Pirrera, del Laboratorio dialettale del Centro Culturale 26, è stata coinvolgente per un attento e numeroso pubblico che ha mostrato di gustare scene in dialetto locale, caratteristici quadretti di vita paesana di un tempo in cui c’era un vivo spirito di comunanza tra le persone, che affrontavano la vita con spontaneità.

Le Farse dialettali hanno fatto rivivere antichi personaggi umili, contadini e artigiani, caratterizzati con i loro soprannomi, incastonati negli angoli più suggestivi del centro storico della città del Pollino che per l’occasione si sono riempiti di gente, di profumi antichi di frittelle e vino buono e hanno offerto emozioni e memorie di un tempo scomparso.

“Abbiamo organizzato questo Recital – ha affermato l’antropologa Maria Zanoni, presidente del Centro Cultura e Arte 26 che ha promosso l’incontro – non con sentimento nostalgico di un passato ormai lontano, certamente non per mitizzare i tempi antichi, ma per promuovere la cultura del Dialetto, come lingua della memoria, come bene culturale da trasmettere alle giovani generazioni, per scongiurarne la totale scomparsa, in un mondo di dilagante omologazione socio-culturale e linguistica”.

L’evento ha fatto conoscere e riscoprire antiche piazzette su cui si affacciano palazzi storici dai bei portali, beni culturali che narrano in dialetto storie e affascinanti leggende locali.

R&P