La chiesa non si demolisce: ci sono le rondini…

…almeno per il momento.

rondiniDevo esser sincero, la tentazione di pubblicare un pezzo di satira, mi attirava parecchio. Ma poi mi sono detto: “stavolta è scontato. È troppo facile! E poi la satira bisogna saperla fare, e io non mi sono mai cimentato con tutto ciò”. Tuttavia, prima o poi, ci proverò. Promesso! Anche perché le notizie “ghiotte” come questa che mi accingo a darvi, mi evocano immagini che, forse, si potrebbero definire, se non altro, “particolari” 🙂

Questa mattina, infatti, la prima cosa che mi è balenata in mente dopo aver letto cos’ha scritto il nostro Primo cittadino su Facebook è un fotomontaggio: la famosa icona di San Francesco d’Assisi mentre parla con le rondini. Quella, per capirci, che ritrae il miracolo conosciuto come Le rondini di Alviano. Senza dilungarmi troppo, ve lo racconto riportando una frase tratta dal Web: «un giorno mentre Francesco predicava sulla piazza di Alviano, molte rondini garrivano con grande strepito e disturbavano. Il Santo le invitò a tacere: “Tocca a me parlare; voi avete fatto già abbastanza; ora state zitte e quiete finché il mio discorso sia finito!”. Le rondini obbedirono».

s.francesco1_02Beh, io già fantasticavo sull’immagine del Santo con il volto di Aieta. Una cosa alla Striscia la Notizia, per capirci. Ma poi, subito, mi sono detto: meglio di no. È senza dubbio di cattivo gusto, sia nei riguardi del Santo che del nostro Sindaco che, bisogna ammetterlo, stavolta – da un lato – ha fatto davvero un bel gesto. Scrivo “da un lato”, perché in molti, già questa mattina, mi hanno fatto notare come la decisione di posticipare la demolizione della chiesa di San Marco per la presenza di nidi pieni di uova sotto il cornicione, possa essere letta da più punti di vista.

C’è chi mi ha detto: “ma i nidi, lì, ci sono sempre stati”. Altri: “ma non era pericolante la chiesa? E noi non siamo in pericolo?”. E altri ancora: “ma non è che c’è qualcosa sotto? Magari quella delle rondini è tutta una scusa…”. Io non lo so. Quello che so è che il nostro Sindaco, che tra l’altro è anche Assessore provinciale all’Ambiente, ha deciso di rimandare la demolizione perché “non vuole macchiarsi di un reato e compiere un gesto turpe e volgare”. E poi, come lui stesso ha scritto: “Già vedo qualcuno sorridere ironicamente. Ma non me ne frega nulla!

Per completezza, eccovi la nota pubblicata sul suo profilo Facebook e sulla pagina ufficiale del Comune di Cetraro.

A presto.

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“Nel sopralluogo visivo fatto nei giorni scorsi presso la Chiesa San Marco Evangelista al Borgo sono stati riscontrati nidi di rondine. Oggi abbiamo verificato, attraverso personale specializzato, la presenza di nidi pieni di uova costruiti sotto il cornicione della chiesa. Siccome non abbiamo alcuna intenzione di macchiarci, non solo di un reato, ma anche di un turpe e volgare gesto, abbiamo deciso di rinviare la demolizione della chiesa appena le rondini avranno lasciato il nido.

Personalmente, quando mi hanno comunicato questa gradevole e tenera presenza, mi è venuta in mente una poesia di Giovanni Pascoli, X agosto. Questa poesia rievoca uno degli eventi più dolorosi della vita di Pascoli. Infatti, il giorno di San Lorenzo, ovvero il 10 agosto, Pascoli ricorda la morte del padre assassinato mentre tornava a casa. Famoso è il confronto tra l’assassinio del padre e quello di una rondine abbattuta col cibo nel becco per i suoi rondinini.
Anche il Cielo, la notte di San Lorenzo, famosa per il fenomeno delle stelle cadenti, si unisce al pianto.
Leggete le strofe riferite alla rondine e poi ditemi se sbaglio a posticipare la demolizione della chiesa fino a quando i rondinini non avranno spiccato il volo.
Già vedo qualcuno sorridere ironicamente. Ma non me ne frega nulla!”

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Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

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