“Personaggio enigmatico, burbero e benefico, che incontriamo adolescente negli angiporti di Buenos Aires suonare il bandaneòn con il nome di Silvio Esposito, poi in Italia affermato violinista con il nome di Silvio Lopiano”.
Così scrive l’autore sul suo profilo Facebook. “Un mutamento anagrafico e l’incontro con una donna misteriosa e bellissima, che in foga d’amore gli sussurra altre identità, si dipana la narrazione cadenzata sempre dalla musica”.
Ma chi è davvero il violinista? E la donna dall’irresistibile fascino? Una spy strory dove piccole tessere s’incastonano, e non in modo irrilevante, nel mosaico della grande Storia che corre verso la ‘notte di tregenda’.