“Più di un anno fa Italia dei Valori decideva di investire le proprie risorse per costruire insieme al PD di Cetraro ed altre forze politiche, un progetto ambizioso e lungimirante chiamato “Alleanza Popolare per Cetraro“.
Un progetto che si caratterizzava anche per il forte collegamento istituzionale, il quale avrebbe garantito per Cetraro una certa posizione di privilegio sia sulla scena politica regionale, considerata la recente elezione a consigliere di Giuseppe Aieta tra le fila del PD e del governatore Mario Oliverio, sia sulla scena nazionale, vista la vicinanza dimostrata dai parlamentari e sottosegretari intervenuti durante la campagna elettorale stessa.
Insomma, secondo la nostra visione, Cetraro ed i cetraresi avevano la possibilità di affacciarsi verso una stagione esaltante, con la possibilità di accedere a determinate risorse e finanziamenti provenienti dalla cosiddetta “filiera istituzionale” e che avrebbero potuto porre definitivo rimedio a determinate problematiche attraverso interventi strutturali che apparivano necessari ed urgenti a partire dalla non potabilità delle acque, allo smaltimento dei rifiuti, al potenziamento della offerta universitaria esistente ma per lo più mai messa in evidenza proprio dagli stessi partiti politici, alla mancanza di uno stadio comunale dove i ragazzi avrebbero potuto svolgere attività sportive, al potenziamento del trasporto urbano e della ricettività in genere, alla lotta all’evasione fiscale riguardo il mancato introito di talune tasse comunali, ecc.
Subito però riscontravamo qualche anomalia: notavamo una certa latitanza del consigliere, ex sindaco, Aieta, alle nostre manifestazioni, sulla quale chiedevamo immediata chiarezza con il PD di Cetraro, in chiara difficoltà, che oggi finalmente finisce per ammettere, mentre all’epoca preferiva tranquillizzarci. Il resto della storia di quella campagna elettorale la conoscete già tutti, il popolo cetrarese scelse democraticamente Angelo Aita, ed Italia dei Valori, che credeva fortemente in questa Alleanza, diede disponibilità di aderire al PD, sulla scia di intese già programmate dai due partiti a livello nazionale, a patto che venisse fatta immediata chiarezza proprio su alcuni comportamenti anomali e di “disimpegno politico” tenuti in campagna elettorale.
PERSE IL PD E QUINDI PERSE GIUSEPPE AIETA, con il partito che preferì fare le proprie valutazioni, decise di conciliare le politiche di opposizioni con Aieta e noi di Idv, in piena coerenza con quanto dichiarato, ci staccammo dall’Alleanza pur se con molto rammarico.
Oggi, però, meraviglia il “sorprendersi” del PD visto che più volte era stato invitato, in tempi non sospetti, politicamente a prendere “il toro dalle corna” ed a risolvere questo atteggiamento che si sarebbe ripresentato sicuramente in futuro ed in altre forme, forse anche più gravi.
E come volevasi dimostrare, in conclusione, ogni pedina torna al proprio posto e si intravede addirittura il tentativo, attraverso la delegittimazione dei dirigenti del PD locale da parte di alcuni attori politici, di occupare spazi in casa di altri con la conseguente prima prova della “presa della Bastiglia” che comunque, in qualche modo, si tenta di realizzare forse facendo finta di litigare sino a quando non si creeranno quegli spazi politici utili a determinare auspicati allontanamenti e nuovi ingressi.
Vedremo, intanto IDV resta al proprio posto con equilibrio e nel rispetto istituzionale e del bene comune e non di una sola parte.
Circolo Italia dei Valori – Cetraro“