La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, programmazione economica, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’, presieduta dal consigliere Giuseppe Aieta, presente il Segretario Generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo, ha dato parere positivo all’unanimità ad una proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale per l’istituzione di una ZES (Zona economica speciale) nell’area industriale di Gioia Tauro.
“Mi preme sottolineare – ha detto Giuseppe Aieta a conclusione dei lavori – la forte accelerazione politica impressa dal presidente Mario Oliverio a tale tematica, così strategica per l’avvenire della Calabria ed anche per il Mezzogiorno ed il resto del Paese. La richiesta della ZES per Gioia Tauro – ha commentato il presidente Aieta – è intimamente legata alla presenza del porto, di indubbia rilevanza internazionale. La ZES, come specifica la proposta di legge della Giunta regionale, comprenderà quindi l’area portuale, la zona franca doganale e le aree industriali. Inoltre, l’impianto normativo, per tutte le aziende già presenti nel territorio di riferimento al momento della realizzazione della ZES, prevede il mantenimento degli eventuali diritti di cui sono in possesso, la registrazione come aziende della ZES e quindi assimilate alle imprese di nuovo insediamento. La ZES – ha continuato Giuseppe Aieta – consentirà alle imprese che vi investiranno di fruire delle agevolazioni, nei limiti delle risorse stabilite, previste dal Regolamento UE n. 651/2014, segnatamente dall’art.14 dello stesso Regolamento. Una serie di agevolazioni, inoltre, sono previste con l’abbattimento delle imposte sui redditi di impresa derivanti dagli investimenti eseguiti in area Zes, dell’Irap, dell’Imu e della Tari, per gli immobili posseduti dalle stesse imprese e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica,e, infine, la riduzione dei contributi sul lavoro dipendente. Scendendo nei particolari dell’impianto normativo – ha evidenziato Giuseppe Aieta – la Regione Calabria, al fine di sostenere le PMI che operano nell’area ZES, istituirà forme di incentivazione a sostegno delle spese di funzionamento delle stesse PMI per una durata non superiore ai tre anni di esercizio di bilancio, comunque nel rispetto delle disposizioni in materia di aiuti di Stato applicabili”.
La proposta di legge della Giunta regionale, fissa anche espressamente il divieto di talune attività: che nell’area ZES siano perseguite attività inerenti la produzione e lo stoccaggio di materiali radioattivi; la produzione di sostanze chimiche che possono avere un impatto negativo sull’ambiente, la fabbricazione di armi e la produzione di tabacco.
Nella ZES, non saranno comunque consentiti insediamenti o unità produttive o di trasformazione di merci il cui ciclo di lavorazione sia in contrasto con le disposizioni vigenti in materia ambientale o di salvaguardia del territorio.
La Commissione, infine, ha discusso le deliberazioni 9/2015 e 45/2015 della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, rimettendo all’Assemblea legislativa ogni decisione di merito sulle questioni sollevate con i due atti dalla magistratura contabile.
Ai lavori dell’organismo hanno dato il loro contributo i consiglieri Giovanni Nucera (Per la Sinistra), Giovanni Arruzzolo (Ncd) e Giuseppe Neri (Democratici e Progressisti).