Dicembre e gennaio, si sa, sono i mesi più temibili sulla costa tirrenica per i forti temporali e le fortissime correnti d’aria che si riversano lungo la SS 18 e sul litorale. Ecco cosa è successo il 30 dicembre 2004, giorno di S. Eugenio, lungo il viadotto San Tommaso nel comune di Bonifati, teatro non per la prima volta di situazioni simili.
Ricordiamo che un altro autocarro del genere (ne custodiamo le foto) ha subito, nello stesso tratto, la stessa sorte il 20 gennaio 1981. Altri due episodi identici, sempre nello steso punto, si sono verificati nel 2012. L’ultimo caso risale proprio il 22 febbraio di questo anno. A chi dare la colpa se non a madre Natura?
Però gli uomini potrebbero intervenire, come dettano le leggi, con la realizzazione di appositi frangivento, almeno nei punti più esposti. E i conducenti di simili mezzi, in situazioni del genere, potrebbero essere almeno un po’ più prudenti, meno temerari e più propensi a servirsi della sottostante vecchia Statale 18. Non sempre il Santo del giorno è disponibile ad intervenire per far rinascere i malcapitati!
Il Vento… Eppure c’è chi lo ha osannato come entità e forza naturale liberatrice, nella maniera in cui ha fatto il grande Oscar Carboni interpretando La mia Canzone al Vento (1939), un classico della melodia italiana, nelle parole dell’altrettanto grande autore e paroliere Bixio Cherubini. Il famoso Cherubini (1899-1987), figlio e nipote di due garibaldini (donde il nome particolare), autore durante la prima guerra mondiale della raccolta ‘Canti in grigioverde’ e coautore, in seguito, di canzoni famose quali Tango delle Capinere, Violino Tzigano, Lucciole Vagabonde, la già ricordata La Mia Canzone al Vento, Madonna Fiorentina, Miniera e, soprattutto, Mamma. Dell’autore ricordiamo, inoltre, Spazzacamino, Quell’Uccellin che Vien dal Mare, Campanaro, Il Torrente, Vola Colomba (brano con cui Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo 1952).
La mia canzone al vento
“Vento, vento portami via con te,
raggiungeremo insieme il firmamento,
dove le stelle brilleranno a cento,
e senza alcun rimpianto
voglio scordarmi un tradimento.
Vento, vento portami via con te.
Tu che lontano puoi sfiorarla ancora,
dille ch’io l’amo ed il cuor mio l’implora,
dille ch’io fremo dalla gelosia
solo al pensiero che la baci tu.
Tu che conosci tutte le mie pene,
dille che ancor le voglio tanto bene.
Sotto le stelle chiare
forse ritornerà l’amore.
Vento, vento portami via con te.”