Il vecchio capannone Aldel verrà abbattuto nella prima settimana di dicembre

A darne notizia è, come spesso accade in questo periodo, l’assessore Tommaso Cesareo.

“Se mi chiedessero di rappresentare un’ingiustizia sociale – scrive Cesareo –, uno stupro edilizio ed un esempio di negligenza politico-burocratica, userei, senza ombra di dubbio questa foto! Senza lanciare crociate contro nessuno, trovo ingiusto che siano stati mandati a casa tutti gli impiegati dell’attività commerciale denominata Aldel nel mese di ottobre 2014, e, a distanza di un anno, il capannone “resista” ancora, beffardo, al centro della piazza san Marco”

AldelCetraroPoi ricostruisce i fatti. “A luglio di quest’anno, da poco nominato assessore, tra le priorità inerenti la mia delega, decisi di mettere la riapertura della strada di collegamento Marina-Centro storico e l’abbattimento del capannone. Quest’ultima non era dettata da motivi personali o di altra natura, assolutamente. La ritenevo prioritaria per vari motivi. Tra i tanti c’era appunto il rispetto verso chi aveva perso il posto di lavoro in largo anticipo rispetto ai tempi, c’era una questione non secondaria inerente la salute pubblica, vista la presenza di amianto, e, infine c’era quello scempio urbanistico che offuscava la bellezza della nuova piazza”.

Dopo l’apertura della strada di collegamento – continua l’Assessore – mi occupai della questione burocratica del capannone. L’amministrazione precedente chiese all’ufficio Lavori Pubblici una perizia estimativa del capannone. Il 12 giugno 2013 la perizia è pronta. Nel frattempo, come succede in quasi tutte le realtà del sud, girano maldicenze e sospetti, e l’amministrazione, compiendo un atto di assoluta trasparenza, manda la suddetta perizia all’UTE (ufficio tecnico erariale) affinché verifichi i parametri di valutazione. Bene, a distanza di due anni, silenzio assoluto da parte di quell’ufficio erariale. Il tempo passa e non arrivano novità. Decido di telefonare a quell’ufficio, ma ogni telefonata sembra una telenovela: il dirigente non c’è, il dirigente è fuori stanza, il dirigente è impegnato in una riunione. A quel punto perdo la pazienza e avviso il centralinista che se non fossi riuscito a parlare con il responsabile sarei andato dai carabinieri. Come d’incanto il dirigente risponde, e balbettando mi dice che la pratica è ferma perché gli uffici comunali di Cetraro non hanno mandato elementi integrativi richiesti da più tempo. Insomma, un continuo ping-pong che fa della burocrazia, l’antidoto al decisionismo e alla buona amministrazione. Relaziono tutto al Sindaco e ai colleghi di giunta, e insieme decidiamo di andare avanti servendoci della perizia dei nostri tecnici. E ancora una volta, il decisionismo di questa giunta, darà la possibilità ai cittadini di assistere, nella prima settimana di dicembre, all’abbattimento di quel “mostro” che permetterà la nascita della nuova chiesa, e renderà giustizia, per quel che serve ormai, a quei ragazzi rimasti senza lavoro, e alle altre attività commerciali che di riflesso “godevano” della presenza dell’Aldel”.