Nonostante lo sdegno che ha suscitato il decreto Scura a tutti i livelli con prese di posizione nette e senza equivoci, a distanza di ormai due mesi, e quindi vicini alla scadenza dei sessanta giorni per eventuali ricorsi, è calato un silenzio che uccide la speranza dei calabresi. Un silenzio che la dà vinta all’arroganza; un silenzio che dimostra la debolezza della Calabria e dei suoi politici; un silenzio che offende l’intelligenza di chi crede che ancora sia possibile cambiare passo in questa terra.
Mi sarei aspettato, Presidente Oliverio, da lei la presentazione di un ricorso al TAR, per dimostrare fino in fondo la contrarietà sua e di tutto il popolo calabrese alle scelte sanitarie dei Commissari. Forse non l’hanno consigliata bene, pazienza, ancora una volta noi poveri Sindaci siamo costretti a far da soli.
Qui sotto vi è la delibera fatta dal comune di Cetraro con la quale si è dato incarico al prof. Jorio, illustre avvocato di diritto sanitario, di presentare ricorso al TAR contro il decreto trenta di Scura e Urbani.
Voglio insieme con tutti voi esprimere la mia gratitudine al prof. Jorio, che con senso di appartenenza a questa terra, di costante ricerca della verità sanitaria in una regione piegata dall’affarismo e dal bisogno, ha voluto difendere le ragioni di questo e di altri Comuni, ma soprattutto di tutti i calabresi in modo assolutamente gratuito.