“Il Punto Nascita? È di fatto chiuso”

C’eravamo anche noi, in qualità di rappresentanti della Massima Istituzione della nostra città, al sopralluogo effettuato presso il Punto Nascita dell’Ospedale di Cetraro dal Dirigente Generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, dott. Antonio Belcastro, nella mattinata di martedì 6 agosto.

La presenza del citato dirigente, nella nostra Struttura Ospedaliera, fa seguito alla Comunicazione inviata dallo stesso alla Direzione Generale dell’ASP di Cosenza, in data 1 agosto 2019, con la quale dispone la < sospensione immediata > dell’attività del Punto Nascita di Cetraro, a seguito della visita ispettiva della task-force ministeriale, effettuata in data 24 luglio c.a.

Il primo dato certo che ne viene fuori, per prima cosa, è che il Punto Nascita di Cetraro è di fatto chiuso!

Non ha parlato il Dirigente Regionale, né poteva farlo, in tutto il suo Documento inviato all’ASP di Cosenza, di < momentaneità > della sospensione, invitando altri soggetti del comparto sanitario regionale e provinciale all’adozione di < tutte le azioni necessarie a superare le criticità rilevate dalla Commissione Aziendale per l’Autorizzazione e l’Accreditamento e dal Responsabile Aziendale dell’ingegneria clinica>.

La < momentanietà > della sospensione delle attività del Punto Nascita, pertanto, è solo una libera e astrusa interpretazione del Sindaco e del Consigliere regionale presenti all’incontro del sopralluogo, che viene immediatamente smentita dal crono-programma dei lavori strutturali, stilato nel corpo della Deliberazione dello stesso ingegnere aziendale e calcolato in complessivi 450 giorni.

Chiediamo che, di fronte a tutti i disagi e ai sacrifici di lunghe trasferte, provocate alle partorienti e alle loro famiglie, nonché ai pericoli a cui, per anni, sono state esposte le vite della mamma e del bambino prima e dopo il parto, qualcuno faccia emergere le vere responsabilità, contenute in condiscendenze politiche, ritardi, omissioni, mancate effettuazioni dei doveri d’ufficio. Già in data 31 maggio 2019, una visita ispettiva aveva rilevato che < nulla o poco era variato rispetto al precedente sopralluogo del luglio 2018 >, persistendo, soprattutto, le carenze strutturali < in precedenza rilevate> .

Le linee guida per il mantenimento in vita di un Punto Nascita, d’altronde, appartengono al Dca n. 48 del 25.05.2016. Consideriamo doveroso scoprire chi non ha voluto che si superassero, già da allora, le criticità evidenziate nella Nota ministeriale, insieme a quelle di carattere strutturale, di cui tutti i responsabili organizzativi della Sanità regionale e provinciale ne erano a conoscenza! Ma non toccava al Dipartimento Tutela della Salute regionale accertare la presenza dei necessari requisiti del Punto Nascita di Cetraro, prima di consentire al Comitato Percorso Nascita Regionale di poter inoltrare, al Ministero della Salute, la deroga prevista all’art. 1, del D.M. DELL’11.11.2015, finalizzata al mantenimento in attività di Punti con volumi inferiori a 500 nascite? Finanche un Direttore di Struttura complessa a tempo pieno non è stato, da anni, individuato, così come evidenziato nella Nota del Ministero, in modo da < superare l’assenza di governance e la formalizzazione di procedure e protocolli condivisi tra tutti i professionisti dell’U.O. >!

Sono tanti i misteri che si annidano nella < sospensione immediata > delle attività del Punto Nascita di Cetraro. Vorremmo che fosse l’Istituzione comunale a interrogarsi e far venire alla luce tutti questi misteri. Ne ha il dovere. Nel frattempo, qualcuno si metta il cuore in pace. Superate le criticità, il Punto Nascita riprenderà la sua attività. Ne ha il pieno diritto. Per disposizione di Legge. Non certamente per l’opera politica svolta dalla Regione e i propagandistici buoni uffici di qualche illustre politicante, in tempi abbondantemente scaduti.

Coordinamento di Cetraro “FORZA ITALIA”