La Calabria è sempre stata, negli ultimi anni, una delle regioni italiane più prolifiche nella produzione di talenti pokeristici, che si sono fatti conoscere anche su palcoscenici internazionali. Un nome su tutti? Salvatore Bonavena, il campione di poker Texas Hold’em in grado di conquistare alcuni dei tornei più prestigiosi a livello europeo e mondiale. Ma il movimento complessivo non si ferma certo all’eccellenza di Bonavena e vanta altri giocatori di ottima qualità, pronti a spiccare il volo verso il panorama internazionale. Andiamo a conoscerli.
Luca Moschella
36 anni proveniente da Reggio Calabria, Luca Moschella è stato protagonista dalla prima all’ultima puntata della trasmissione “La Casa degli Assi 2”, un format a metà strada tra reality e talent show, andato in onda per due stagioni nelle reti Mediaset (su Italia 2 la prima edizione, su Italia 1 la seconda, a cui ha partecipato Moschitta). Luca nella vita si occupa di ristorazione, ma è riuscito grazie al talento, alla freddezza e alla capacità di apprendere dimostrate, a classificarsi al terzo posto nella classifica finale dello show.
Marco Aloe
Protagonista anch’egli de “La Casa degli Assi 2”, Marco Aloe è uno studente di informatica originario di Andali, provincia di Catanzaro. Entrato nel programma non tramite il casting, ma vincendo una serie di tornei di poker online che permettevano al vincitore l’ingresso nella trasmissione, Marco non è riuscito a rimanere nello show per più di una puntata; delusione, però, che non gli ha impedito di partecipare al torneo speciale “Las Vegas Experience” che metteva in premio proprio un viaggio nella città del Nevada e la partecipazione ad uno degli eventi delle World Series of Poker. Grazie alla sua abilità e tenacia, Marco è riuscito a conquistare la possibilità di giocare al più importante torneo di poker del mondo e a vivere una delle esperienze più importanti della sua vita di pokerista.
Salvatore Bonavena
Entrato nella storia del poker italiano come “Mr EPT” grazie alla sua vittoria all’European Poker Tour di Praga 2008, oggi è un giocatore affermato e un protagonista dei principali tornei internazionali. Nato nel 1965 in provincia di Vibo Valentia e trasferitosi in seguito in Biranza, Bonavena inizia la carriera professionistica nel 2006 partecipando ai principali tornei italiani dal vivo. I successi arrivano sin dalla sua prima stagione da professionista e si traducono nel terzo posto al Texas Hold’em Italian Championship di Sanremo, nel secondo posto del Campionato Italiano di Texas Hold’em, e in un’ottava posizione al No Limit Hold’em Festival di Saint Vincent. Ma è il 2008 l’anno della svolta in cui Bonavena conquista successi su tutti i tavoli nazionali e riesce ad alzare, primo italiano a riuscire nell’impresa, il trofeo a forma di picca del Main Event dell’European Poker Tour, il principale torneo di poker a livello europeo. Dopo le vittorie ed i riconoscimenti a livello internazionale, il calabrese entra firma nel 2010 con PokerStars, per un rapporto con la prestigiosa room che durerà per ben 3 anni.
Giuseppe Broccolo
Volto nuovo nella scena pokeristica internazionale, ma ben noto nei tavoli italiani, Giuseppe Broccolo gestisce un circolo di poker di successo a Cosenza. Soprannominato “Mister Short Stack” per aver sfiorato l’impresa di arrivare al tavolo finale nella Battle of Malta del 2014 giocando tutto il torneo sotto l’average stack. La sua ottima performance alla Battle of Malta del 2014 (dove comunque si è piazzato primo tra gli italiani e decimo in assoluto) è stato forse il suo maggiore successo sulla scena internazionale, ma in effetti Broccolo ha deciso di vivere la sua carriera nel poker all’insegna della leggerezza e del divertimento.
Sempre accompagnato ai tornei dai suoi inseparabili compagni di viaggio, tra cui i giocatori Fabiano Domenico Lombardo e Biagio Lecce, Broccolo, è un giocatore di poker cui piace godersi il gioco con tranquillità e interpretare il momento del torneo come un’occasione di condivisione, amicizia e conoscenza. E sono proprio questo suo carattere e questa sua esuberanza che l’hanno portato ad essere uno dei giocatori più amati dagli spettatori dei tornei ma anche dagli stessi avversari.