È con amarezza e delusione che scriviamo queste nostre righe; l’amarezza di assistere ogni volta a spreco di denaro pubblico per opere illogicamente progettate ed ancora peggio eseguite!
La delusione, è per la solita indifferenza alle nostre interrogazioni rivolte all’amministrazione e rimaste senza risposte!
Questa volta però la risposta ce l’ha data il mare, ma più che risposta, ci ha dato una conferma.
Sono bastate, infatti, le “mezze mareggiate” di quest’ultimo periodo per confermare la nostra preoccupazione e le perplessità sull’inefficienza progettuale, ma ancora di più su quella esecutiva, degli interventi di difesa del nostro litorale posti in essere dalla Regione Calabria. In due settimane, infatti, il mare ha distrutto parte di ciò che si era appena finito di realizzare!
Il timore nostro e di tanti cittadini del borgo marinaro, di lasciare “sguarnita” ed indifesa la Colonia San Benedetto, ha purtroppo trovato puntuale riscontro nei fatti!
Possibile che nessuno abbia condiviso le nostre preoccupazioni, prevedendo le possibili disastrose conseguenze di quei lavori?
A tal proposito, pur sapendo di non trovare alcuna considerazione, alla luce del fatto che gli interventi posti in essere erano per così dire “preparativi” alla realizzazione del nuovo campo sportivo, oltre al fatto che i lavori per la sua realizzazione saranno posticipati in un futuro non tanto prossimo, ci auguriamo che quantomeno l’amministrazione ponga in essere una seria “riflessione” sulla scelta già compiuta dell’allocazione del nuovo impianto, giusto per evitare nuovi sprechi!
Non possiamo poi non dire del grosso problema, rappresentato dal grave pericolo di danni alle abitazioni dei residenti della zona “Casermette”, diventato ormai cronico a causa della mala esecuzione della soffolta posta davanti al lungomare; ma anche degli interventi, o forse meglio dire dei mancati interventi, alla località Lampetia dove ormai è rimasto solo un lembo di spiaggia!
Bene, tutti problemi ancora irrisolti, sui quali pare però si interverrà presto con stanziamento di nuovi fondi, sperando che gli interventi non siano del medesimo tipo di quelli appena eseguiti e già distrutti! Evitiamo volutamente di parlare del Porto, fresco di “bandiera blu” e ridotto ad una grande pozza, un “ricovero più che sicuro” per imbarcazioni e natanti, visto che da lì non possono quasi più uscire ne entrare!
Se poi alle criticità sopra descritte aggiungiamo le solite mille problematiche irrisolte, affrontate fino ad oggi con la solita politica del “fare tanto per fare” o meglio del “fare per apparire”, che certamente ha creato molta visibilità personale per alcuni ma pochi vantaggi alla collettività, c’è veramente poco da stare tranquilli!
Ancora non hanno capito i nostri signori della politica che un amministratore dovrebbe agire come un buon padre di famiglia, occupandosi della cosa pubblica come di un “figlio” di una “creatura” che però non è solo sua ma di tutti.
Quindi non basta “vestire la creatura di un bell’abitino” per farla apparire solo più bella; a nulla serve se poi mancano le stesse basi dell’essere, se si è incapaci di influire positivamente nel percorso della sua crescita in modo completo impartendo sani principi, regole civili e quantomeno anche i presupposti per un futuro benessere economico.
Sicuramente l’aspetto sarà apprezzato, la gente ne parlerà così come dirà bene del suo “creatore”, ma rimarrà solo un’immagine che mai potrà coprire la mancanza di contenuti, l’inciviltà, la disonestà, la mancanza di regole. Tutte mancanze anch’esse, al pari del “bell’abito” da attribuire all’incapacità di quello stesso soggetto che “l’abito” ha pensato! Così come le grandi opere, decantate da chi per esse vuol apparire e addirittura essere ricordato, ma che in realtà appaiono solo come dei “bei abitini” per “vestire” un paese e tentare di farlo apparire per ciò che in realtà non è (anche se poi, a ben guardare, proprio così belle non sono, in quanto è a tutti evidente il loro stato di cura e manutenzione!!), . Un paese che è addirittura anche incapace di trarre giovamento, utilità sociale ed economica anche da quelle stesse opere così create!
Grandi opere con pessimi interventi ed nessuna utilità! È questo il quadro degli ultimi anni, altro che “grande bellezza”!
Il gruppo “Partecipazione Attiva”