Pubblichiamo uno scambio di mail avvenuto tra il signor Agostino Vattimo, che ci ha scritto ieri mattina, e la Redazione di Cetraro In Rete, sul tema del “rimpasto di giunta”. È utile, secondo noi, a chiarire eventuali malintesi che possono essere sorti in chi ha consultato il blog in questi giorni.
Agostino Vattimo scrive:
“Gentile Redazione di Cetraro in Rete, chi vi scrive è un cetrarese emigrato, pseudonimo che ho visto, tra l’altro, più volte comparire nei commenti a vari articoli pubblicati sul vostro sito. Sono un lettore assiduo e abituale di Cetraro in Rete, di cui apprezzo il taglio eclettico e generalista da “servizio pubblico”, come direbbe qualcuno. Apprezzo molto meno invece e stigmatizzo il comportamento di quei capitani coraggiosi che, scrivendo su questo sito, si nascondono dietro mille pseudonimi e, non mettendoci la faccia, invece di argomentare ed esprimere opinioni, danno libero sfogo ad illazioni, insinuazioni, chiacchiere da bar e malignità varie. La base di ogni confronto civile è l’identità degli interlocutori, unitamente alla bontà delle argomentazioni. Dico questo perché, altrimenti, il confine già incerto tra confronto e gossip rischia di sparire del tutto, in favore del secondo, e ciò non è auspicabile se si vuole che l’opinione pubblica sia correttamente informata. A proposito di corretta informazione, mi sia consentito muovere un appunto anche alla Redazione di Cetraro in Rete, solitamente più attenta alla genuinità e completezza delle informazioni che circolano sul sito. Mi riferisco in particolare ai pezzi che hanno avuto sin qui ad oggetto la cosiddetta “verifica di maggioranza“.
Mi sarebbe piaciuto vedere pubblicato sul sito il documento sulla base del quale tutti discutono così accanitamente, senza evidentemente averlo letto oppure avendolo letto in maniera piuttosto superficiale ovvero ancora in malafede.
Sono convinto che se si avesse la possibilità di leggerlo, quel documento, molte delle interpretazioni, spesso malevole e di comodo che se ne danno, cadrebbero immediatamente o, quanto meno, sarebbe evidente la malizia e l’ipocrisia di chi continua a sostenere certe posizioni.
Far passare l’idea che l’attuale impasse della maggioranza di governo sia responsabilità di un singolo testardo, scorretto e spergiuro, senza andare a verificare se le cose stanno realmente così, significa partecipare non già al confronto politico, di cui Dio solo sa se un paese ha bisogno, bensì al gossip politico della peggior specie. Soprattutto far passare quel messaggio significa dare un’informazione scorretta, se non addirittura affermare il falso, il che tradisce il valore della corretta informazione.
Poiché errare è umano, ma perseverare è diabolico, ho inteso con la presente dare il mio piccolo contributo a quello che auspico sempre sia un confronto e non un “pollaio”, pur nella consapevolezza di correre il rischio di alimentare soltanto il gossip.
Ma sono abituato a metterci la faccia, non a nascondermi dietro nomi o sigle.
Un cordiale saluto.
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La Redazione risponde:
“Caro Agostino, condividiamo il suo pensiero, in tutto e per tutto, ma non possiamo – purtroppo – censurare i commenti solo perché anonimi. Crediamo che ognuno debba poter esprimere la propria opinione. Tuttavia, se offensivi o volgare, li filtreremo.
Giusto per trasparenza, sappia che quelli che vanno online sono circa la metà di quelli che ci arrivano!
Noi di Cetraro In Rete, come più volte specificato sul sito, riportiamo esclusivamente le notizie e, per quanto possibile, le verifichiamo prima di pubblicarle. Purtroppo, non possiamo verificare anche i commenti che, ci tengo a sottolinearlo, non fanno parte del nostro pensiero. E non fanno informazione! Sono solo opinioni degli utenti, alcuni critici e ben fatti (perché la critica aiuta), altri no.
Per quanto concerne il documento di cui parla, non è in nostro possesso, altrimenti lo avremmo pubblicato volentieri.
Personalmente, sono convinto che la situazione politica di stallo di Cetraro non sia dovuta ad un solo uomo. E, se ci fa caso, ogni articolo pubblicato a nome della Redazione, non afferma questo. Quando non siamo certi di un fatto (appunto per un’informazione corretta) riportiamo sempre la fonte. Le affermazioni contenute, in quei casi, o sono incerte, perché provengono da indiscrezioni/voci (da notare il condizionale!), o provengono da rimpasti e rimandi di articoli pubblicati altrove.
Tutto quello che posso fare (e che mi sembra una buona idea) è pubblicare la sua mail (se me ne dà il consenso), in modo da alimentare una seria discussione e dissolvere qualche eventuale dubbio.
Spero vivamente di essermi spiegato e di aver chiarito ogni possibile malinteso”.
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P.S. Approfittiamo di questo spazio e di questa discussione per lanciare un appello a chi è in possesso di questo discusso documento: è possibile averne una copia? Se sì, inviatela al nostro solito indirizzo (info@cetraroinrete.it) ci occuperemo di pubblicarla per rispetto della trasparenza.
Grazie.