Durante il festival internazionale del cinema Il fiore di ogni dove verrà assegnato il Cristo d’argento a una sceneggiatrice e drammaturga di respiro internazionale, Valeria Moretti.
Ma per capire meglio di chi stiamo parlando e cogliere nel profondo le motivazioni che hanno portato all’assegnazione di tale premio, eccovi di seguito la nota diffusa dal Direttore Artistico del festival, Matilde Tortora.
“Fin dai suoi inizi il cinema ha fatto capo ad opere letterarie per derivarne dei film o ha chiesto ad affermati drammaturghi di scrivere sceneggiature (allora si chiamavano ancora “azioni cinematografiche” quali quelle ad esempio che il drammaturgo Roberto Bracco le cui opere erano rappresentate nei maggiori teatri europei scriveva perché divenissero film, o riandare al capolavoro francese “Le fu Mathias Pascal” che il regista Marcel L’Herbier trasse nel 1926 dall’opera di Luigi Pirandello, anzi il cinema deve proprio a queste interazioni con drammaturghi e scrittori, se è riuscito fin dai suoi primi decenni, a darsi uno statuto colto e a portare i film ad una ampia diffusione e fruizione. E per tutti i decenni a seguire e ancora oggi, è noto che la stragrande maggioranza dei film prodotti sono tratti da opere di scrittori e che spesso alle sceneggiature partecipano gli autori stessi del romanzo, racconto, pièce teatrale; basti solo pensare al film che Roman Polanski ha tratto dal racconto “Le dieu du carnage”” della scritrice drammaturga francese Yasmina Reza nel 2011. Per cui quest’anno si è pensato di attribuire il premio “Il Cristo d’argento” del Festival Internazionale “Il Fiore di Ogni Dove” alla nota drammaturga Valeria Moretti di rilevanza europea, (i suoi drammi sono rappresentati in vari teatri europei e soprattutto a Parigi), per i soggetti cinematografici tratti da suoi testi teatrali e le sceneggiature di film da lei scritte o co-scritte, film tutti di spessore, alcuni brevi, che hanno avuto fin qui premi e riconoscimenti in Festival tra i maggiori in Europa: il film “Lotta libera” portato sullo schermo da Stefano Viali che ne è anche l’interprete insieme a Lorenzo Degl’Innocenti è stato infatti l’unico cortometraggio italiano selezionato al 55° Festival Internazionale di Berlino, questo film di rara intensità e forza, è stato tratto dalla commedia omonima di Valeria Moretti che del cortometraggio firma anche il soggetto e i dialoghi, risultando poi il film vincitore del David di Donatello nel 2005 per il Miglior Cortometraggio e Menzione Speciale per la qualità tecnica e la narrazione ai Nastri D’Argento nel 2005. La drammaturga Valeria Moretti ha scritto il soggetto assieme al regista Lucio Gaudino del film “E quando lei morì fu lutto nazionale” nel 1993, interpreti Luca Zingaretti , Elena Sofia Ricci , Agnese Nano , David Brandon, Uwe Ochsenknecht, e ne è stata la sceneggiature col regista e con Roberto Ivan Orano, il film fu presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1993 nella sezione Panorama italiano. L’intenso film “Forme” del 2006, anch’esso per la regia di Stefano Viali, è stato tratto ancora una volta da un soggetto di Valeria Moretti, una storia piena di suggestioni con un unico protagonista bambino, prigioniero e solo. Questo bellissimo film “Forme” si è aggiudicato la Menzione Speciale ai Nastri D’Argento 2007 per il Soggetto e la Miglior Regia al Festival Cinema e Psicanalisi (2009). “Collaboro con Valeria Moretti da molti anni e sono affascinato dalla forma del suo pensiero, dal suo modo di parlare, di raccontare, dal percorso che compie ogni volta quando decide di scrivere qualcosa, o sarebbe meglio dire: quando decide di scrivere di qualcosa”.– ha dichiarato il regista Stefano Viali – aggiungendo – e per quanto riguarda il film “Forme”, esso affronta ancora il tema della solitudine e, in particolare, la solitudine di un bambino che si avvia verso l’adolescenza in una situazione, questa, volta di estrema costrizione”. Nella serata finale del nostro Festival sarà inoltre proiettato il cortometraggio “Evelina s’è desta” del 2011, soggetto e sceneggiatura di Valeria Moretti e Lucia Poli, regia di Lucia Poli, film giudicato di “Interesse Culturale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema, “Premio Segretariato Sociale RAI” nell’ambito del Festival Tulipani di Seta Nera 2011, proiettato fuori concorso a Cortina d’Ampezzo nell’edizione 2012 dei Corti d’Argento, interpreti Lucia Poli e Roberto Herlitzka. Il film racconta di una gentildonna, patriota italiana, che essendo morta nel 1861, improvvisamente resuscita dopo esattamente 150 anni. Nei brevi istanti della sua nuova vita però si offre ai suoi occhi lo spettacolo di una società indifferente e degradata, tanto che la signora decide di far ritorno nell’aldilà. Basandosi su un paradosso il lavoro utilizza lo stile del grottesco, il gusto del noir e una costante vena ironica. La musica contribuisce a determinare il tono surreale, un po’ incantato e un po’ amaro. Il corto suggerisce una riflessione sull’Italia di oggi e sottolinea l’urgenza di restituire significato e dignità alla nostra storia nazionale e contrastare le tendenze di inaccettabili e inammissibili fughe secessioniste. Direttamente da Parigi dove in questi giorni è impegnata nella presentazione del suo testo teatrale “Stellarum opifice, Celeste e altre figlie”, che ha il pregio di far parlare una voce della quale si conosce poco: Celeste, figlia di Galileo Galilei ( Valeria Moretti si è liberamente ispirata alle lettere di quest’ultima al padre), giungerà al Festival “Il Fiore di Ogni Dove” a ricevere il Premio “Il Cristo d’argento” che, per la prima volta viene attribuito all’autrice di soggetti e di sceneggiature di film, su cui val davvero la pena soffermarsi in un Festival di cinema e lo si comprenderà ancor meglio a soffermarsi sulle opere di questa intensa, modernissima, acuta drammaturga che dà i suoi testi al cinema con la stessa forza drammatica e poetica di tutta la sua scrittura, d’altronde non a caso tradotta e amata molto anche fuori dell’Italia”.
Matilde Tortora, Direttore Artistico Festival Internazionale del Cinema “Il Fiore di Ogni Dove”