Riceviamo e pubblichiamo un commento del Prof. Mario Braile sul degrado ambientale dal titolo “I lampioni del Borgo“. Ringraziamo il Professore per la gentile collaborazione.
“Approfitto della solita ospitalità per far giungere al “nostro” pubblico qualche pagina estrapolata dai miei “diari” ( Le foto satiriche ) che per passatempo, di tanto in tanto, appunto senza pretesa alcuna di divulgazione editoriale. Non voglio aggiungermi alla cospicua pletora di giornalisti, scrittori e pubblicisti vari che Cetraro annovera (sempre buon segno di civiltà e di cultura). Nutro, pertanto, la forte speranza di non annoiare quegli “internauti” che avranno la curiosità o la pazienza di avventurarsi nella lettura.
Il tema odierno è, purtroppo, sempre quello ricorrente del degrado ambientale che, accanto alle cose positive pure esistenti, è sempre presente per colpa dello scarso senso di valutazione o di attenzione da parte di chi dovrebbe sovrintendere a queste cose. La pagina di oggi ( “I lampioni del Borgo” ), anche se scritta in tempi diversi ma purtroppo ancora attuali, si riferisce alla mancata (finora) riqualificazione del Borgo Marinaro. Infatti, nonostante le promesse e gli enunciati vengano propagandati, non sempre essi sono mantenuti per quanto riguarda la loro realizzazione.
Come sempre, grazie dell’accoglienza e, come sempre, complimenti per l’impegno profuso a vantaggio della democrazia, della socialità e della pluralità.
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I lampioni del Borgo
Il collage in questione raccoglie una miscellanea di lampioni ripresi in sequenza, uno dopo l’altro, lungo il viale Faini, la strada principale che si diparte dalla colonia San Benedetto verso Piazza San Marco.
Poiché sembrano tralci di salici piangenti e tanto è il loro stato di abbandono, ci è venuta l’idea di parafrasare con il titolo “saluci piangenti” trattandosi, appunto, di luci…
Da anni, ormai, la pubblica illuminazione è ridotta in questo stato. L’amministrazione comunale non interviene e non prende provvedimenti, perché attende che vada in porto il famoso progetto di Riqualificazione della Marina previsto per festeggiare i già trascorsi cento anni della nascita del Borgo Marinaro. Nel frattempo, campa cavallo mio che l’erba cresce!
Lo stato delle strade, delle strutture e dei servizi è in totale abbandono e tutti i lampioni che servono per l’illuminazione dell’area che va dal Viale Lucibello fino alla Colonia San Benedetto, reclinano sommessamente e devotamente la loro testa, ormai disfatti nel corpo dalla ruggine e dalle intemperie.
A parte ogni considerazione di immagine, pensiamo seriamente alla pericolosità di questi relitti per l’incolumità dei cittadini.
L’importante è “amministrare” per enunciati, per titoloni sui giornali, per “Osservatorii”… senza osservare!
E intanto la famosa delegazione comunale dell’Ufficio anagrafe, ubicata per qualche anno in quel plesso che fu la gloriosa Scuola elementare Donato Faini, culla di tante generazioni borghigiane, è stata soppressa tacitamente e inspiegabilmente nel silenzio di tutti.
Ci sarà, qualche giorno, qualche amministratore attento ad osservare quanto accade?
Nutriamo fortemente dei dubbi! Intanto lo sfasciume di questa frazione, accanto ai tanti altri problemi di cattiva gestione, ci ha abituati a convivere con esso, in un complice amplesso fatto di omertà e inconsapevole reticenza.
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Prof. Mario Braile