I disoccupati: “Belle parole e piccole promesse”

[ndr, riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Comitato dei Disoccupati di Cetraro che interviene sulla questione del Progetto regionale di sollievo della disoccupazione]

cetraro acqua non potabileIn riferimento alle note stampa del Sindaco Aieta e della Sua Giunta, il Comitato dei Disoccupati di Cetraro, rappresentato da Roberto Verta, dopo tante lamentele e richieste di chiarimenti dei propri soci partecipanti, sentitosi chiamato in causa per chiarire  quanto segue.

“Nel gennaio 2012 a Cetraro si è costituito legalmente  l’unico Comitato denominato Comitato dei Disoccupati Cetraro, il quale dopo vari incontri con numerosissimi partecipanti, ha portato alla luce la vera emergenza sociale , che è quella della disoccupazione.

Nello stesso periodo è venuta fuori la questione del “Progetto regionale di sollievo della disoccupazione”, dove alcuni disoccupati assunti attraverso tale progetto vengono revocati  e privati dal diritto al lavoro.

Alcuni dei tali soggetti, portano all’attenzione del Comitato dei Disoccupati Cetraro quanto accaduto, pertanto con molta discrezione, onestà e umiltà si è chiesto informazioni sull’accaduto al Sindaco e agli Organi Regionali Competenti, i quali trovandosi impreparati dell’accaduto hanno cercato di capire meglio la questione,come scrive il Sindaco Aieta  nella sua nota “chi ha gestito il progetto, come lo ha gestito e perché è fallito!”

Da questa brutta vicenda, il Sindaco di aver subìto l’indignazione  di centinaia di persone, ma la domanda è spontanea, chi sono questi disoccupati che lo accusano, chi è questo Coordinamento dei disoccupati di cui parla il Sindaco, da chi sono guidati… chi sono questi centinaia di disoccupati che hanno occupato la sua stanza, in quanto il Comitato dei Disoccupati di Cetraro non ha mai inteso puntare il dito verso qualcuno.

Il Comitato dei Disoccupati di Cetraro, non ha mai occupato nulla, ha solo chiesto con il giusto garbo e la giusta civiltà  spiegazioni, le quali risposte sono state vane e poche incisive.

Si porta a conoscenza della cittadinanza, anche i vari incontri avutosi con la CISL e il Comune di Cetraro… esponendo la situazione di emergenza in cui si trovano le famiglie cetraresi, le quali non riescono più a garantire ai loro figli le necessità quotidiane… dopo tutto il risultato è stato pari a zero! Belle parole, qualche piccola promessa di impegno, ma dopo qualche mese la storia si ripete, questo perché i nostri Amministratori non hanno il problema di non saper cosa dare da mangiare a i loro figli!

Caro Sindaco e Gentilissima Giunta, non siete stati Voi ad essere mortificati nel profondo dell’animo ed aver subìto l’indignazione di tanta povera gente ma tutti coloro i quali sono stati accusati ingiustamente di aver accusato!

Non si Amministra così un Paese, strumentalizzando le fasce deboli, gli indifesi e tutti coloro i quali che per un pezzo di pane chiedono aiuto. Dovrebbe essere il compito di un’amministrazione, anzi una missione,  ascoltare, aiutare e trovare delle soluzioni al problema e  cercare di raggiungere quel  Bene Comune che il Nostro Amato parroco sta cercando di far capire a tutti Noi!

Non occorre nascondersi dietro belle parole, non è dignitoso cercare di trovare rifugio  nelle situazioni di disperazione per poter essere elogiati delle proprie azioni. Si cerchi di fare solo il proprio Dovere,non occorre vendere altro fumo…siamo tutti stanchi, per cui il Comitato dei Disoccupati di Cetraro chiede spiegazioni su chi è questo Coordinamento dei Disoccupati e perché cerca di nascondersi dietro una organizzazione seria, rappresentata da gente che ha una dignità.

Una serie di domande alle quali i cittadini cetraresi hanno già dato una risposta…”