I dati del gioco in Italia nel 2018

Come ogni anno è stato reso noto il report sulla spesa nei giochi in Italia, provincia per provincia, con dati elaborati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e resi noti da un articolo di Gaming Report, sotto il titolo “La spesa nei giochi in Italia provincia per provincia. L’analisi statistica dell’anno 2018”. Sorprendentemente è emerso che Prato è la provincia con la più alta spesa pro capite nei giochi durante tutto l’anno 2018: parliamo sui 576 euro a persona. Spostandoci in Abruzzo troviamo Teramo, che tocca l’altissima quota di 400 euro pro capite. Subito dopo Como e Rovigo totalizzano un chiaro 394 euro. In questo score troviamo anche Sondrio, ferma a 369 euro pro capite. Tra le prime dieci province troviamo anche Fermo, a quota 357 euro. Pescara e Latina arrivano a 356 e 355 rispettivamente. L’Aquila è ferma a 354 pro capite, Caserta chiude a 350. Le regioni, così divise, danno un quadro geografico quantomai chiaro: le province con la spesa pro capite più alta si trovano tutte in Abruzzo, in Lombardia, Toscana, Veneto, Marche, Lazio e Campania.

Altrettanta sorpresa per le province che hanno speso di meno: a cominciare da Enna, nel cuore della Sicilia, che registra una spesa pro capite ad anno di 143 euro. Agrigento, sempre in Sicilia, è ferma a quota 185 euro. Bene anche Trapani. Per quel che riguarda la Calabria, invece, ottime notizie per la provincia di Crotone, con 164 euro pro capite. Buoni score in generale per la Calabria intera: la provincia di Catanzaro ha giocato un totale di 325.676.480,04 euro, con una vincita di 236.465.711,81.  Cosenza ha giocato 663.591.437mila euro circa, con una vincita di quasi 499.983.770,54 mila euro. Reggio Calabria chiude a 588.092mila euro di giocato, con una vincita che sfiora i 440.565mila euro totale. Vibo Valentia è la provincia meno “esosa”: 157.738.443,66 mila euro di giocato, con vincite di poco superiori a 118.247.503 mila euro.

Un abbassamento generale in Calabria, la regione che, a fine 2017, più “bruciava” in azzardo, complice anche l’entrata in vigore della restrittiva legge regionale approvata a fine 2018, consultabile a questo indirizzo, che ha introdotto una serie di limitazioni, di contrasto, ovviamente, al gioco illegale e più in generale al gioco potenzialmente patologico.

Sempre nel novero delle province più virtuose, in quanto a spesa minoritaria pro capite, troviamo al Sud anche la Sardegna del Sud e Foggia e Potenza. Al Nord invece spiccano Piacenza e Cuneo, con 172 e 194 euro pro capite. Per quel che riguarda invece la spesa meno bassa di tutte, abbiamo un unicum, sempre al Sud Italia, sempre in Sicilia: Caltanissetta totalizza un -269 euro pro capite ma, nella stessa provincia, è stato paradossalmente incassata la vincita più alta di tutte, complice il jackpot di 130,2 milioni vinto nell’aprile del 2018. Più in generale le province siciliane si distinguono per la minor spesa pro capite: Trapani, Agrigento ed Enna accompagnano Caltanissetta. Spese piuttosto basse anche in Puglia, Calabria come poc’anzi detto, Basilicata, Sardegna e, al Nord, tra Emilia-Romagna e Piemonte.

Per quel che riguarda la spesa reale, c’è una top ten chiarissima che spiega al meglio la situazione attuale del gioco in Italia: nell’ordine Roma, Milano, Napoli, Torino, Brescia, Bergamo, Salerno, Bari, Caserta, Bologna, sono le dieci province con la più alta spesa pro capite nell’anno 2018. Una situazione geografica chiarissima: cinque città del Nord, una del Centro, quattro del Sud, dove ovviamente domina la Campania, che ha sulle altre regioni un vero e proprio predominio: sul suolo campano nel 2018 sono stati spesi circa 1,8 miliardi di euro, come nel 2017, un dato che non si è per niente mutato. Napoli ha avuto una spesa di 945,7 milioni ma, nella spesa pro capite, è solo terza, preceduta da Salerno e Caserta: la prima con una spesa pro capite di 330 euro (e 363 milioni), la seconda con una spesa di 350 euro pro capite (e 323 milioni). Benevento si ferma a 292 euro pro capite ed 80 milioni, Avellino chiude con 257 euro pro capite e 107 milioni. In termini di somme vinte, Salerno continua a dominare la classifica con un dato di 1464 euro. Caserta dista poco, ferma a 1455 euro. Napoli si ferma a 1289, seguita da Benevento (1169) e Avellino (1036).