“L’anonimato in Rete non esiste”.
Questo “detto” circola da tempo su molti blog, social network e forum. È ormai prossimo a diventare una massima. Purtroppo, ancora in molti non ci credono. Sono convinti che basti celarsi dietro uno pseudonimo o non mostrare il proprio volto in webcam per risultare dei “fantasmi sul Web”. Sta di fatto, però, che non è così. Certo, chi ha almeno un pizzico di dimestichezza con i mezzi informatici sarà capace di nascondersi abbastanza bene e difficilmente un utente “comune” potrà identificarlo, ma sappiate che il Web è come la neve: se ci si cammina di sopra, si lasciano inevitabilmente delle tracce.
Tutto questo preambolo è per introdurre il breve discorso che vorrei esporvi con questo post. Un discorso rivolto a tutti i lettori di Cetraro In Rete. Lettori che ultimamente (grazie per questo) si sono quadruplicati. Abbiamo superato le 2000 visite al giorno. E fidatevi, è tanto per un blog “locale” come questo!
Vi parlavo di anonimato perché stiamo ricevendo qualche critica per la possibilità, offerta dal nostro sistema, di commentare liberamente le notizie pubblicate senza rivelare il proprio nome. C’è chi dice che non sia un metodo giusto da adottare, in quanto i commenti dovrebbero essere firmati. Altri hanno asserito che in questo modo diamo la possibilità a tutti di scrivere ciò vogliono, anche di insultare e offendere le persone.
In merito a tutto ciò, voglio dirvi un paio di cose…
La prima è che è vero: sì, noi diamo la possibilità a tutti di commentare liberamente le notizie. È una scelta che abbiamo fatto quando è nato il blog (oltre un anno e mezzo fa). Siamo convinti che su Internet ognuno deve poter esprimere la propria opinione. Anzi, il sito è nato anche per questo, per darvi la possibilità di criticare attivamente e senza filtri le scelte politiche, gli eventi, le notizie e così via. Il fine, è facile immaginarlo, è quello di potersi confrontare con tutti e creare un canale condiviso che aiuti Cetraro a crescere.
La seconda cosa è che, purtroppo, nel realizzare tutto ciò esistono delle difficoltà oggettive. Lo sospettavamo anche prima di partire, ma abbiamo voluto tentare ugualmente. Mi riferisco alle offese gratuite e agli insulti che quotidianamente vengono lasciate a commento delle news.
Inizialmente avevamo adottato la tecnica della rimozione. Ovvero, una volta individuato un commento offensivo o volgare, procedevamo all’eliminazione. Tuttavia, questa politica (intrapresa da innumerevoli siti e blog) si è rivelata poco attinente per il pubblico di Cetraro In Rete. Soprattutto a causa dei molti commenti ricevuti. Qui devo esser sincero: non ci aspettavamo un seguito del genere, e non immaginavamo nemmeno una partecipazione così attiva. Ad ogni modo, visto il proliferare dei commenti (da rimuovere e non) e le critiche (che per noi, lo ripeto sempre, sono tutte costruttive), abbiamo deciso di adottare un’altra tecnica di filtraggio. Quella di controllare i commenti prima ancora che vadano online.
Già, perché offriamo la libertà di commentare, ma non possiamo tollerare gli insulti!
Ecco perché da qualche giorno abbiamo inserito sul sito la seguente scritta: “I commenti saranno visibili a tutti gli utenti nel giro di pochi minuti dall’invio. La Redazione, tuttavia, si riserva la facoltà di rimuovere o non pubblicare, a suo insindacabile giudizio, qualsiasi commento che sia offensivo, volgare, illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso. Per maggiori dettagli consultate la Policy di Cetraro In Rete”.
Quei “pochi minuti” della scritta fanno riferimento proprio al tempo necessario per leggere il commento e controllare se è, effettivamente, consono ai nostri scopi. Ovvero: non volgare, non offensivo e non lesivo della privacy altrui. Occhio però, tutto ciò non significa che pubblicheremo solo i commenti che vogliamo (come ha detto qualcuno). Non è così. Ripeto: noi siamo per la libertà di espressione e per la collaborazione, quindi tenteremo sempre, nei limiti della decenza, di pubblicare i vostri interventi.
Prima di lasciarvi, è necessaria una puntualizzazione in merito al preambolo, essenziale anche per rispondere a qualche utente che mi ha chiesto se è possibile identificare o meno degli utenti anonimi. Beh, ecco la risposta: sì è possibile. Come ho scritto nell’introduzione di questo post “L’anonimato in Rete non esiste”. Tuttavia, sappiate che la tracciabilità dell’identità è una materia estremamente complessa, che richiede competenze specifiche e approfondite sulle reti informatiche. E come se non bastasse, per l’identificazione finale è essenziale che intervenga l’Autorità giudiziaria e che quest’ultima richieda al provider di competenza (l’azienda che fornisce al navigatore la connessione internet, in parole povere) i dati dell’utente web.
Infine, un’ultima precisazione. Noi di Cetraro In Rete non siamo in nessun modo legati né all’Amministrazione comunale, né all’opposizione. Come spero avrete capito, ci limitiamo solo a riportare le notizie così come ci vengono fornite o inviate e a pubblicare le news indipendentemente dalla fazione politica che ce le inoltra.
Grazie a tutti per l’attenzione.
P.S. Vi ricordo l’indirizzo da utilizzare per l’invio di notizie, comunicati o commenti: info@cetraroinrete.it. E vi rammento che la pubblicazione è del tutto gratuita.
A presto.