Leggono di più (della media nazionale) i non vedenti e gli ipovedenti. È quanto viene fuori da un’indagine condotta dall’Università Bicocca di Milano in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Lo studio, condotto all’interno del progetto LIA (Libri Italiani Accessibili), si è basato su un campione di 1.505 soggetti.
I risultati, in dettaglio, verranno presentati in occasione dell’evento Più libri più liberi in una tavola rotonda che si terrà venerdì 9 dicembre alle 10.45 nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi dell’EUR a Roma
L’avvenimento, al quale interverranno Flavia Cristiano (direttrice Centro per il Libro – Ministero per i beni e le attività culturali), Cristina Mussinelli (responsabile e coordinatrice del Progetto LIA in AIE), Orlando Paladino (Segretario Generale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Marco Polillo (Presidente dell’Associazione Italiana Editori), porta il titolo “Quando il libro diventa accessibile”.
Ricordiamo che l’obiettivo del progetto LIA è quello di mettere a disposizione libri accessibili attraverso le nuove tecnologie (PC, tablet ed e-reader). E rendere disponibili a inizio 2013 3.000 titoli di narrativa e saggistica, di cui 2.000 di autori italiani, 500 di autori stranieri e 500 da realizzarsi ad hoc su richiesta dei potenziali utenti.
Il progetto, tra i più avanzati, è finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, all’interno del “Fondo in favore dell’editoria per ipovedenti e non vedenti”.