È ormai noto, perché già pubblicato in precedenti articoli, il giudizio complessivamente negativo espresso dal nostro Laboratorio sui lavori di riqualificazione del Borgo San Marco ad oggi ancora in via di completamento.
Ritorniamo sull’argomento perché secondo noi la ormai radicale trasformazione adottata rende quanto mai necessario avere le idee chiare su quello che sarà il futuro di questa importante area urbana per valorizzarne positivamente lo sviluppo sociale e commerciale. A tal fine occorre prestare particolare attenzione all’attuazione di un progetto di viabilità che sfrutti al massimo le potenzialità dei luoghi una volta completate le opere.
Premesso che di tutte quelle realizzate, il lungomare è senza dubbio quella di più grande importanza, sia per l’utilità nella difesa urbana ma anche per il suggestivo fascino che offre la sua passeggiata, resta comunque il fatto che non capiamo le scelte che hanno dettato quel particolare disegno progettuale.
Non riusciamo infatti ad individuare in esso una logica di proporzionalità e funzionalità per la presenza di grandi spazi, forse addirittura enormi, ma in alcuni casi inutilmente occupati da fontane e laghetti (come da progetto).
Sproporzionate aree verdi (con prevalenza di costose e scenografiche quanto inutili palme) portatrici di costi di manutenzione aggiuntivi; una pseudo “pista ciclabile” progettata monca perchè interrotta da una fioriera nel punto in cui il nuovo lungomare si ricongiunge con il vecchio, e pericolosa in quanto rialzata rispetto al piano stradale.
Tutte opere a nostro avviso eccessive, inutili, costose e produttive di costi aggiuntivi, che senza dubbio potevano essere pensate e progettate meglio.
Cosa dire ad esempio della mastodontica fontana della nuova piazza?! Tanto spazio sfruttato inutilmente, acqua e luce a gogo!
A tal proposito è appena il caso di sottolineare che ancora oggi su di essa sono continuamente in corso lavori per cercare di rimediare a difetti di progettazione e realizzazione per evitare il ristagno di insalubre vegetazione.
Altro che finestra sul mare !
Ma “questa finestra” poi non sarà nuovamente chiusa dall’edificazione della nuova chiesa? Staremo a vedere se sono stati correttamente intercettati i fondi e se l’opera, tanto attesa dai fedeli e dal “povero” San Marco tristemente “sfrattato”, sarà mai eseguita!
Ci (s)piace ricordare poi che la suggestione di creare questa “finestra sul mare” ha comportato anche l’abbattimento della ex Scuola D. Faini, testimone di quella identità del passato che un gruppo di esuli veneziani nei primi del 1900 volle dare al Borgo marinaro.
Comunque, dopo questa breve disamina, restiamo convinti che l’avere eliminato il senso circolatorio della piazza ha di fatto stravolto tutto l’assetto del Borgo San Marco scompigliando anche alcune “zone” commerciali, ma soprattutto creando un labirinto più difficilmente fruibile dai residenti rispetto al passato. Ecco perché, al di là di ogni appunto critico alle opere già realizzate dall’amministrazione, senza peraltro mai tenere in considerazione il parere dei cittadini, pensiamo che sia necessario approntare un piano di viabilità omogeneo tenendo presente le esigenze della cittadinanza e dei futuri visitatori, per rendere la circolazione fluida, funzionale e sicura per tutti.
In tal senso quindi, abbiamo pensato e progettato un piano di viabilità alternativo tenendo in considerazione tutte le possibilità presenti nell’area e considerando evidentemente l’opzione che la nuova strada che costeggerà il lungomare può rappresentare per agevolare lo smistamento del traffico.
Condizione importante, infatti, è secondo noi che questa strada sia percorribile in un unico senso di marcia per tutto il tratto del lungomare senza quelle inutili interruzioni oggi previste che costringerebbero chiunque, anche chi non ne avesse la necessità, a rientrare lungo le vie interne del Borgo e che così disegnano un labirinto niente affatto funzionale e produttivo solo di caos e disservizi.
Il nostro piano di viabilità è stato dapprima presentato ai residenti del Borgo San Marco, dei quali abbiamo richiesto il parere ed ottenuto l’appoggio, e successivamente è stato sottoposto al Sindaco che pur avendoci pazientemente ascoltato lo ha di fatto totalmente bocciato.
Certi che il nostro lavoro non sia inutile ma basato su logiche di opportunità per l’intera comunità, riteniamo che sia necessario farlo conoscere ai cittadini in modo che possano esprimere il loro punto di vista per contribuire ad evitare quei futuri disagi da noi individuati nel piano di viabilità che l’Amministrazione vuol far prevalere. Per questo motivo promuoveremo quanto più possibile il nostro progetto allestendo dei gazebo informativi dove si procederà anche ad una raccolta di firme di tutti quelli che decidessero di unire la propria voce alla nostra.