Forza Italia: “Tina Adamo resterà sempre nella nostra memoria”

La venuta al mondo di un figlio.  La giovanissima Tina Adamo resterà sempre nella nostra memoria, come vittima di una tragedia che, forse, si sarebbe potuto evitare.

Quanto avvenuto nella notte di martedì scorso, nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia della Struttura Ospedaliera di Cetraro, ha dato vita, in modo immediato, a operazioni di sciacallaggio mediatico e fatto rivenire la voce ad amministratori locali e politici su problematica e criticità esistenti da tempo, in seno allo Spoke Cetraro-Paola, e da noi puntualmente e dettagliatamente denunciate.

Vanno chieste le teste giuste, tuttavia, in una simile situazione!

Non certamente quella di un Direttore Sanitario, con le carte ed i titoli a posto, come il dott. Vincenzo Cesareo, le cui responsabilità si farebbe meglio a precisare, prima di mettere alla gogna e sentirsi soddisfatti nell’aver tolto fuori dalla pancia, unicamente, i propri sentimenti di astio e avversità.

Né può essere accettabile, altresì, rendere pubbliche presunzioni di colpe, attraverso una giustizia ideologica e processi sommari.

Noi aspettiamo che sia la Magistratura a fare piena luce su eventuali responsabilità, relative alle prestazioni assistenziali messe in atto. Esistono, al contrario, solo dati incontrovertibili che sarebbe il caso di analizzare e valutare  come le uniche ragioni degli elevatissimi livelli di rischio esistenti in seno al servizio sanitario offerto dalla Struttura Spoke Cetraro- Paola.

Non abbiamo alcuna remora a chiamare in causa, per prima cosa, il Commissario Straordinario, gen. Saverio Cotticelli, che, da mesi, avrebbe dovuto mettere, e non l’ha fatto, le mani su un  nuovo Piano di Rientro della Sanità calabrese.

Tutto ciò, e inevitabilmente, non gli ha consentito di  procedere alla riorganizzazione urgente della rete ospedaliera nella nostra Regione.

Per quanto ci riguarda, soprattutto in quella della nostra Provincia. Solo nella giornata di venerdì 19 luglio, apprendiamo che il Consiglio dei Ministri ha provveduto alla nomina di un sub-commissario per il piano di rientro del debito in Calabria!

Dopo aver tolto alla Regione Calabria la prerogativa di nomina dei Direttori Generali, lo stesso Commissario non ha ancora provveduto, a tutt’oggi, alla nomina del più alto Dirigente della nostra ASP Generale di Cosenza,  lasciando senza alcun governo l’intero sistema sanitario della più estesa provincia calabrese e, ancor più, provocando il  conseguente e naturale stato di anarchia nel nostro Spoke. Quest’ultimo, a sua volta, è privo del suo Direttore e succede che viene data facoltà, ad un Capo Dipartimento, di decidere in quale struttura allocare la Chirurgia d’Urgenza.

Ciò non può che avvenire, pertanto, in modo esclusivamente autoreferenziale, secondo criteri di personale autodeterminazione.

Una scelta logistica, è questo il nostro pensiero, fatta in assenza di valutazioni approfondite e obiettive di natura strutturale, che avrebbero consentito un’offerta ottimale e più sicura di prestazione sanitarie con livelli essenziali di assistenza adeguati a quanto previsti dalla legge. Pensiamo ai servizi urgenti e straordinari sotto soglia, che competono ad uno Spoke, prima della necessità medica di trasferire un ammalato nell’Ospedale di riferimento HUB. Pensiamo alla estrema importanza, per queste ragioni, di avere a portata di mano il servizio di Elisoccorso. E, poi, a quello vitale e insostituibile, che solo può offrire una U.O. di “Rianimazione e Anestesia.

Alla disponibilità, ancora, di quattro moderne e attrezzatissime Sale Operatorie. All’urgenza  di poter disporre di più  ascensori porta-lettighe, senza correre il rischio di dover portare un paziente grave sulle spalle, in Sala Operatoria, nel caso di un improvviso guasto  all’unico esistente. Come non pensare, inoltre, ai pericoli nell’affrontare a piena velocità, in Autombulanza, in situazioni di urgenza/emergenza, le tortuose e strette strade interne di una città, prima di raggiungere l’Ospedale! Ci incute preoccupazione e paura il Servizio di Chirurgia Generale che viene svolto, da tempo, a mezzo servizio tra le due Strutture Spoke.

Un doppione, a soli quindici chilometri, di cui è quasi impossibile capirne la logica, da parte dei comuni cittadini.

Figurarsi, come è difficile, fare capire ciò a persone competenti che operano nella Sanità! Chissà se, in un tale  contesto organizzativo, non sia stata una grave omissione non spartire, pure, il Centro Trasfusionale? Oltre alla Task Force, giustamente mandata presso il Reparto di Ostetricia e Ginecologia, la ministra alla Salute dovrebbe, contemporaneamente, dirci cosa se è fatto delle promesse di assunzione dei medici e operatori sanitari previsti nel Decreto Calabria e decimati dalla famigerata e improvvida Quota 100. Nello Spoke Cetraro-Paola, ormai lo sa tutto il mondo, non ci sono, in modo sufficiente, anestesisti e rianimatori.

L’ipotesi di reato più vera e reale che si potrebbe, da qui a poco, adombrare è quella di mancato soccorso in condizioni di assoluta emergenza/urgenza! Il nostro Spoke, prendiamone finalmente contezza, non funziona secondo  i livelli essenziali di assistenza previsti dalla legge. E’ inutile, ormai, girarci intorno! Fattore primario, senza alcun dubbio, è stata l’intromissione  costante e spudorata di politici e amministratori locali che, della salute del cittadino, si sono serviti per le loro fortune elettorali. Il Commissario Straordinario Cotticelli non può che prenderne atto e provvedere, con urgenza, alla riorganizzazione del Servizio Sanitario nell’immenso territorio della costa tirrenica cosentina! Si ricostruisca, anche con l’aiuto esterno delle Amministrazioni , la Sanità a Cetraro e a Paola. Dividendo i due destini, che il tempo ha decretato inconciliabili. Si riparta dalle due Strutture, che sono adeguate e attrezzate per un servizio sanitario di qualità. Ambedue, per grazia di Dio, dispongono di medici e operatori sanitari di assoluta eccellenza e alta professionalità.

Facciamone tesoro di queste risorse. In modo assolutamente diverso!   

 

Il Coordinamento di Forza Italia, Cetraro