La nostra ragione sociale e la presenza nella Massima Istituzione pubblica della nostra città, ci impongono il dovere di essere i garanti del più sacro ed inviolabile diritto dell’uomo: quello alla salute. Per questi motivi, attendiamo che il Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza revochi, il più presto possibile, il suo provvedimento. Non crediamo che la legge costitutiva degli Spoke preveda la mobilità di personale medico, tra gli stessi, per più di un mese nel corso dell’anno.
Consideriamo, altresì, un probabile abuso d’ufficio, la determinata riduzione di personale Medico di una Struttura Complessa, costringendola ad operare, per insufficienza delle unità operative, indispensabili per le turnazioni, in H.12, dalle ore 20,00 alle ore 8,00. Diciamo a piè fermi, e sfidiamo chiunque a sostenere il contrario, che una simile disposizione giochi con la vita dei bambini! Si! Con la vita dei nostri bambini.
Pensiamo ai pericoli che, nottetempo, in situazione di emergenza, possano correre i bambini, ai quali non viene assicurata pronta e sicura assistenza, salvo il lento sistema della Pronta Disponibilità. Il Presidio Ospedaliero di Cetraro, perché non si dimentichi, sta ancora piangendo la povera Santina Adamo. Non certamente per le responsabilità dei bravissimi operatori sanitari, ma, per quelle gravi e antiche di dirigenti aziendali, le cui omissioni tecniche ed infrastrutturali sono chiaramente evidenziate e circostanziate in tutti i rilievi ispettivi, da tempo conclusi.
Dal 4 di agosto 2019 non nasce più un bambino nell’UOC Ginecologia Ostetricia Cetraro- Paola, per la giusta sospensione delle attività del Punto Nascita, che da tempo, tuttavia, poteva essere superata, con tutti i protocolli di intervento già predisposti per il superamento delle criticità, oggetti di categorico rifiuto della struttura commissariale.
Obbligare il Dirigente Medico della Pediatria, in base a tale disposizione, a dimettere bambini già ricoverati per la precarietà fisica di assistenza notturna. O a dirottare, verso altre lontane Strutture Ospedaliere per la stessa valutazione medica di insufficiente e insicura assistenza, significa violare, soprattutto, lo spirito costitutivo degli Spoke, che garantiscono gli inderogabili Livelli Essenziali di Assistenza!
Non parliamo, poi, dell’art. 32 della Costituzione! Sono per noi, tutte queste cose, eventi delittuosi che diventano tali perché hanno a che fare con la vita e la salute dei bambini. E delle future mamme. Chiediamo al Sindaco di Cetraro di non indugiare un solo attimo a mettere nelle mani del Prefetto di Cosenza, ossia del rappresentante dello Stato nella nostra Provincia, la sua fascia tricolore. Il nostro Gruppo consiliare sarà al suo fianco! Non certamente, lorsignori, riusciranno a sfiancarci!
Forza Italia, Circolo di Cetraro