Ermanno Cennamo: “Il paradosso c’è”

Ho avuto modo di ascoltare l’intervento del consigliere regionale Giuseppe Aieta sulla crisi amministrativa di Cetraro.
Francamente mi ha sorpreso la capacità di Aieta di cambiare le carte in tavola e di trasformare le menzogne in verità.

Il paradosso, di cui parla Aieta, non è il P.D., ma è proprio il suo modo di rapportarsi col P.D., che dal 2015 ad oggi è stato caratterizzato da una precisa, costante: denigrare il P.D., sostenere le posizioni altrui, apprezzare tutto ciò che va contro lo spirito di squadra e la collaborazione con il gruppo dirigente.

È noto a tutti che nel 2015 Aieta si è schierato contro la lista del P.D. è ha sostenuto la lista guidata da Angelo Aita.
Non ha partecipato a nessuna iniziativa del P.D. neanche quando sono venuti a Cetraro Ettore Rosato e Sandro Gozi.
Non si è fatto vedere mai tra i dirigenti del P.D. in campagna elettorale, mentre si faceva vedere con gli attivisti della lista avversaria.

A conferma di questa sua scelta anti P.D., nell’intero triennio ha sempre curato i rapporti tra la giunta Aita e la Regione Calabria senza mai coinvolgere il partito democratico. Nei social ha sempre scritto di stare con il Sindaco Aita.

Si tratta di un paradosso che ha trovato conferma anche nell’ultima crisi amministrativa quando pretendeva di mortificare il P.D. chiedendogli di fare la stampella al Sindaco, pesantemente criticato nella sua maggioranza.

La presunta apertura del Sindaco Aita al P.D. non è stata né coerente, né rigorosa.

Non è stata coerente perché una apertura credibile presuppone il superamento dell’attuale maggioranza e la disponibilità a dare vita a un nuovo progetto politico. Così non è stato.
Non è stata rigorosa, perché si è fermata a metà, si è limitata a generici appelli, non ha tratto logiche conseguenze, che richiedevano un radicale cambiamento di rotta.

Ci voleva coraggio.

Il paradosso di tutta questa vicenda è stato proprio Giuseppe Aieta, che è riuscito a vanificare lo sforzo del P.D. di costruire un nuovo percorso politico, facendolo naufragare con una improvvisa e strumentale trovata, costituita dal veto ad AREA DEMOCRATICA.

È sorprendente che Aieta ha dimenticato che Area Democratica, faceva parte della maggioranza che ha eletto Angelo Aita. Ha persino dimenticato che lo stesso Angelo Aita faceva parte di Progetto Sviluppo insieme ai consiglieri di Area Democratica.

Farebbe bene Aieta a smetterla di denigrare il suo partito se vuole recuperare credibilità e prestigio. Se continua così farebbe meglio a compiere scelte autonome, solitarie, autoreferenziale. In tal caso coerenza vuole che vada la dove lo porta il cuore.

 

Ermanno Cennamo
Capogruppo PD Cetraro