Einmal ist Keinmal

Solo facendo ricorso a questo proverbio tedesco, il PD può oggi dormire sonni tranquilli.

Difatti, traducendo letteralmente l’aforisma, ciò che si verifica una sola volta (Einmal) è come se non fosse accaduto mai (Keinmal). Cosicché, non c’è da preoccuparsi se, all’indomani delle elezioni politiche, qualcuno ha esclamato “Rende è libera!”, o se Livorno è a 5 stelle.

Stesso dicasi per l’autosospensione dei 14 senatori del PD. “Stai sereno” (mi dico) “è solo la calura estiva che ci ha colto tutti di sorpresa”. Poi, però, leggo un’intervista a Sandro Principe che accusa il suo PD di trasversalismo, proprio nei giorni del trentennale dalla morte di Berlinguer; assisto ad un servizio al Tg dove un livornese dichiara “fiero di essere comunista e voto M5S”; leggo di Pippo Civati che paragona la rimozione di Mineo all'”editto bulgaro”.

Il sospetto, mio malgrado, si annida nella mente: “questo PD è una debacle”. Tuttavia, non tutti i mali vengono per nuocere; almeno ci si augura.

La paventata implosione servirà a far (finalmente) pulizia di tutti coloro (sia vecchi volponi che novelli Pipino) che hanno utilizzato una ideologia per trarre profitti di natura privatistica?

Turati, Labriola, Bordiga, Gramsci, Togliatti, Nenni, Pertini, Longo, Berlinguer etc. etc. chissà cosa direbbero di fronte a questo stato di cose. È altrettanto probabile che, “dall’altra parte”, le stesse risposte troveremmo in De Gasperi, Fanfani, Moro, Rumor, don Sturzo, Grandi, Gronchi.

“Orbene, a tutto c’è rimedio meno che alla morte, sotto il giogo della quale tutti si deve passare, per quanto, quando la vita finisce, ci dispiace” (Miguel de Cervantes).

[R&P]