Abbiamo accolto con un senso di rinnovata fiducia nelle Istituzioni Sanitarie Regionali e Provinciali la notizia che l’UOC Ginecologia Ostetricia continuerà a prestare i suoi servizi nel Presidio Ospedaliero Spoke di Cetraro. Non intendiamo esprimere alcun giudizio sul cambiamento repentino di valutazione da parte della Direzione del suddetto UOC, avvenuto in soli tre giorni e riguardante la possibilità di garantire, anche nella Struttura del “Iannelli”, l’urgenza/emergenza sanitaria H24.
Questi sono tempi in cui ognuno deve assumersi pienamente le proprie responsabilità e riflettere che, dopo questa emergenza pandemica, non tutto sarà come prima! Specialmente nel campo della tutela della salute dei cittadini. In una nostra brevissima nota, pubblicata appena dopo la lettura della relativa disposizione di servizio della Direzione Sanitaria dello Spoke, di lunedì 30 marzo 2020, abbiamo chiaramente comunicato la nostra soddisfazione. Una soddisfazione, tuttavia, che è solo a metà, continuando a manifestare la nostra inquietudine sulla mancanza di qualsiasi comunicazione ufficiale riguardante la sospensione immediata dei lavori della postazione Covid 19 nel Presidio Ospedaliero di Cetraro.
Cosa che ci aspettiamo avvenga in brevissimo tempo, secondo le disposizioni emanate in forma congiunta, in data 26 marzo 2020, dal Presidente della Regione Calabria, on. Iole Santelli e dal Commissario Straordinario ad Acta, gen. Saverio Cotticelli. Venuta meno la possibilità di creare sedi Covid 19 negli Spoke, va da sé che dovrà essere valutata, in maniera urgente, anche la problematica relativa alla collocazione definitiva dell’UOC Chirurgia Urologia in uno dei due Presidi Ospedalieri tirrenici, con particolare attenzione a tutti i requisiti complessivi, di natura tecnica, strutturale, logistica che ognuno di questi potrebbe avere, in termini di sicurezza ed efficienza delle prestazioni erogate.
Soprattutto di fronte a casi di emergenza/urgenza, in cui è particolarmente in gioco la vita di un essere umano. Esprimiamo, a tal proposito, piena e incondizionata fiducia nelle indicazioni strutturali e mediche che forniranno i Dirigenti Medici di tale Unità, la Direzione Sanitaria dello Spoke, il Dirigente aziendale di Ingegneria Clinica. Assolute eccellenze nella Sanità calabrese e non certamente disponibili a farsi guidare dalle decrepite e spregevoli logiche di campanile, come in uso nella politica.
Si pone da subito, nel contempo, la problematica relativa all’apertura del “Punto Nascita”, forse notevolmente trascurata a causa dell’emergenza in atto. Saremo, come sempre, martellanti rispetto al superamento immediato delle criticità che impediscono l’ottenimento della dovuta revoca di sospensione! E’ giunto il tempo che mamme e bambini, anche alle nostre latitudini, vedano rispettati i loro diritti a godere di una assistenza sicura e qualificata al momento del parto. Non siamo tra quelli che esultano per avere interpretata, la nuova disposizione organizzativa dell’UOC Ginecologia, una vittoria ottenuta da Sindaco, amministratori, forze politiche cittadine unite. Non è così! Ci fa ben sperare, al contrario, il mutato clima nei rapporti e condivisioni instaurato nella Sanità calabrese tra l’Amministrazione Regionale e la Struttura Commissariale.
La politica rissosa e divisoria, anche dalle nostre parti, faccia subito un passo indietro e onori le competenze, le professionalità, il senso deontologico dei nuovi eroi di oggi: i nostri Medici!